Mestre, rubano un'automedica della Croce Rossa e fuggono a tutta velocità. Folle inseguimento con i carabinieri

MESTRE - Porta forzata, ricerca delle chiavi e fuga con l'automedica. É finito con un inseguimento il raid di lunedì sera ai danni della Croce Rossa, nella...

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MESTRE - Porta forzata, ricerca delle chiavi e fuga con l'automedica. É finito con un inseguimento il raid di lunedì sera ai danni della Croce Rossa, nella sede del Comitato di Venezia in via Napoli, con l'auto intercettata dai carabinieri e poi abbandonata ai margini di Mogliano. Dei ladri che non si sono fatti scrupoli di rubare un mezzo dedicato ai soccorsi sanitari, purtroppo, non c'era ormai più traccia. E l'auto, una Jeep Renegade appositamente attrezzata, è stata seriamente danneggiata.

IL COLPO

Stavolta è decisamente di più di una semplice spaccata. Il Comitato della Cri aveva lasciato la palazzina attorno alle 20, dopo l'ultima riunione della giornata. I ladri avrebbero quindi atteso per circa un'ora prima di entrare in azione, scassinando la porta di ingresso e, una volta entrati, anche quella della stanza dedicata ai volontari del soccorso. E qui, senza cercare altro, si sono impossessati delle chiavi della Jeep parcheggiata in via Napoli, uscendo così dalla sede per salire sulla vettura ed andarsene in fretta. «Sono andati direttamente alla ricerca delle chiavi dell'automedica e non hanno portato via altre cose - racconta il presidente del Comitato di Venezia, Marco Semenzato -. Gli unici danni nella sede sono stati quelli alle porte, più quelli alla nostra Jeep. Noi siamo stati chiamati dai carabinieri attorno alle 23, quando è stata ritrovata la macchina che è tuttora posta sotto sequestro per le dovute indagini».
Sono stati infatti i carabinieri ad intercettare in strada l'automedica in quel paio d'ore passato tra il furto e il ritrovamento, con i militari partiti con un inseguimento che li ha portati fino ad una zona periferica di Mogliano, con i ladri che erano però già riusciti a scendere dalla Jeep Renegade e a darsela a gambe protetti dall'oscurità. «Siamo andati a vedere l'auto ed era la nostra - riprende il presidente della Cri veneziana -, purtroppo ritrovata con il cofano e la parte retrostante seriamente danneggiati. Si dice di non sparare sulla Croce Rossa, ma evidentemente non tutti rispettano questo credo. Atti da condannare a priori ed aggravati, in questo caso, in quanto diretti a chi sostiene le necessità del territorio, a chi mette a disposizione le sue energie per aiutare i più bisognosi».

«AZIONE VIGLIACCA»

«Si tratta di un'azione vigliacca e ingiustificabile che mina l'operato dei nostri volontari. Chi colpisce la Cri colpisce tutta la comunità - è il messaggio di solidarietà arrivato dal presidente nazionale della Croce Rossa Rosario Valastro -. É un grave atto compiuto ad opera di sconosciuti che si sono introdotti nella nostra sede locale per rubare un'automedica e compiere atti illeciti». «Da parte nostra non possiamo che esprimere sconcerto ed incredulità, oltre al dispiacere di vedere sottratti beni e mezzi indispensabili per garantire l'assistenza sanitaria e sociale a chi ne ha bisogno - conclude Marco Semenzato -. Ringraziamo le forze dell'ordine per il tempestivo supporto».

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Il Gazzettino