PADOVA /TREVISO - Madre e figlia sono state pizzicate una a suggerire e l'altra a copiare all'esame per diventare avvocati. Imbottite di radioline, mini registratori e...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il concorso si è tenuto, ieri, in un padiglione della Fiera di Padova dove hanno partecipato 1.224 laureati in legge. Oltre alla commissione d'esame, composta dagli avvocati Livia Cadore e Paola Porzio, il tutto si è svolto alla presenza di alcuni uomini della Guardia di Finanza chiamati a vigilare sul regolare andamento del test. Sono stati proprio i militari padovani, muniti di strumenti per captare eventuali frequenze radio anomale, ad accorgersi di qualcosa di strano. E nel primo pomeriggio le Fiamme gialle si sono dirette verso il padiglione numero sette, dove in un angolino hanno sorpreso una donna mentre armeggiava con una radiotrasmittente e un computer. La donna G.S. di 62 anni allora ha ammesso di trasmettere dati utili a passare l'esame a uno dei candidati e ha fornito tre nomi diversi. La commissione è andata a controllare sull'elenco degli iscritti, ma quei nomi non erano candidati intenti a svolgere la prova di Stato in quanto erano nomi risultati frutto della sua fantasia...
Il Gazzettino