TRIESTE - Si è rivolto ad uno studente universitario di colore facendogli questa domanda: «Ma voi colorati siete tutti tumbani (scemi, ndr)?". A lasciare...
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"Dopo un attimo di imbarazzo generale - si legge ancora nel post - interveniamo in tre o quattro, dicendo al controllore che - abbia ragione o meno sulla timbratura del biglietto - è inaccettabile gli rivolga un insulto razzista". Dunque Faraguna prosegue: "Chiediamo al controllore di darci il suo nome, posto che non ha nessun cartellino identificativo. Lui si rifiuta e incomincia ad apostrofare anche gli autoctoni intervenuti. Non contento, solo a quel punto tira fuori il libretto e si mette a fare il verbale al "tumbano colorato", visto che "voi" (cioè noi autoctoni intervenuti) "siete tanto furbi". Insomma: per ripicca". Secondo Faraguna "mi pare giusto che chi viaggia senza biglietto paghi una sanzione, mi pare altrettanto giusto che chi abusa del suo incarico di un pubblico servizio paghi la sua. Ve lo racconto qui non perché ci sia nulla di eroico nell'essere intervenuto, ma per dire che una volta presa l'iniziativa, poi in tanti si sono ribellati. Un professore di storia seduto davanti a me mi ha lasciato i contatti per segnalare la cosa alle autorità competenti - cosa che non mancheremo di fare. Mi è parso un segno del destino fosse un professore di storia: mi ha fatto venire in mente, con infinita amarezza, Montgomery, Alabama, 1 dicembre 1955."
La Trieste Trasporti intende avviare un’azione per l’accertamento dei fatti.
Il Gazzettino