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LONA LASES - «La percezione che ho avuto è che la gente sia ancora intimorita e impaurita. L'inchiesta attiene alla magistratura e credo che ci vorrà molto tempo. Auspico che i cittadini non aspettino i tre gradi di giudizio, se ci saranno, e decidano la prossima primavera di prendere per mano il futuro e il destino della propria comunità». Per Federico Secchi, commissario straordinario del Comune di Lona Lases, zona di estrazione del porfido, in Trentino, è «una giornata triste, sono profondamente amareggiato». Per la terza volta, infatti, non si svolgeranno le elezioni comunali nel paese di circa 900 residenti squassato nel 2020 da un'inchiesta sulla 'ndrangheta - il processo è in corso è c'è già stata la prima condanna per mafia in Trentino - e sugli interessi delle cosche sulle cave. Da oltre un anno, quindi, il Comune della valle di Cembra è senza amministrazione. Nel maggio 2021 il sindaco Manuel Ferrari aveva rassegnato le dimissioni, da quel momento non si è mai riusciti a organizzare un'elezione perché nessuno si è candidato. Il Comune è attualmente retto dal commissario straordinario, Federico Secchi, che però ha già annunciato di voler lasciare l'incarico, di conseguenza dovrà esserne nominato un altro.
Inchiesta sulla mafia a Lona Lases
A quanto emerso dalle indagini dell'inchiesta, la cellula di 'ndrangheta impiantatasi a Lona Lases era riferibile ad una struttura operante a Cardeto, nell'area metropolitana di Reggio Calabria, composta in particolare dalle cosche reggine Serrano, Iamonte e Paviglianiti.
Nessun candidato
Nessuno ha presentato le candidature entro l'11 ottobre, giorno in cui scadevano i termini per presentarle.
Il commissario straordinario
Secchi ha dichiarato: «Abbiamo lavorato bene per rimettere in moto la macchina amministrativa, che oggi funziona. La pianta organica è al completo e il Comune è in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini e di programmare il futuro. Certo l'inchiesta ha pesato e pesa tuttora e lo si è visto, per ben tre volte, con la mancanza di candidature. Resta il fatto che la comunità deve interrogarsi sul proprio futuro ed esprimere una classe amministrativa che guidi il Comune, se vuole continuare ad essere tale». Il commissario conferma che lascerà l'incarico come aveva annunciato nei mesi scorsi con una lettera aperta ai cittadini di Lona Lases. In agenda c'è già un incontro con il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti: «Decideremo come muoverci per trovare la soluzione migliore per la comunità, che sta soffrendo la situazione. Il 13 novembre sarebbe stata la scadenza naturale del mio mandato con l'ingresso della nuova amministrazione ma questo non avverrà e quindi con il presidente Fugatti valuteremo quando far subentrare il nuovo commissario, ma la mia intenzione rimane quella che avevo già espresso», conferma Secchi.
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