Commercialista abusivo intascava i soldi dei clienti, condannato a 14 mesi

Commercialista abusivo intascava i soldi dei clienti, condannato a 14 mesi
PORDENONE Appropriazione indebita e esercizio abusivo della professione di commercialista. Sono queste le accuse che hanno portato davanti al giudice Iuri De Biasi il 54enne...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PORDENONE Appropriazione indebita e esercizio abusivo della professione di commercialista. Sono queste le accuse che hanno portato davanti al giudice Iuri De Biasi il 54enne pordenonese Duilio Alù, 54enne pordenonese (avvocato Aldo Maserut) che ieri mattina è stato condannato a un anno e due mesi di reclusione, senza sospensione della pena.


I FATTI
Vari gli episodi per i quali il finto commercialista si è inguaiato, tutti riconducibili alla società Ced srl della quale è stato amministratore unico dal marzo 2004 al 2018. La cosietà aveva come oggetto la consulenza fiscale e la tenuta della contabilità. Alù era stato delegato da una sessantacinquenne a pagare varie somme inerenti tasse, imposte e oneri vari. La donna gli aveva consegnato oltre 40mila euro tra il 2014 e il 2018, somma che il cinquantaquattrenne non ha versato totalmente all'erario, in quanto se ne era appropriato. Un fatto che ha causato un delitto contro il patrimonio e un grave danno alla vittima. Stesso copione lo ha messo in scena con una società dalla quale aveva ricevuto 15mila euro per adempiere ad alcuni pagamenti. E ancora un sessantunenne gli aveva consegnato 26mila euro, sempre tra il 2014 e il 2018, per pagare imposte e tasse, ma non solo. Somma che Alù non ha versato totalmente all'erario, appropriandosene. Mille euro li aveva ricevuti da un'altra società per lo stesso motivo e aveva agito come fatto precedentemente. In un altro degli episodi contestategli, per assicurarsi l'impunità, compilando i modelli f24 per alcuni contribuenti, aveva indicato che ognuno di loro vantava dei crediti nei confronti dell'erario e, quindi, compensando il debito erariale che avrebbe dovuto pagare con i soldi che gli avevano consegnato (atto pubblico falso). E poi 65mila e altri 65mila euro ancora hanno preso il volo; soldi, anche questi, che sarebbero dovuti servire per pagare tasse e imposte di due distinte società.


IL COMMERCIALISTA


Il cinquattaquattrenne doveva rispondere anche di esercizio abusivo della professione di commercialista in quanto non era iscritto all'Albo professionale.
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino