OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
SANTO STEFANO - Avanti tutta dell’Anas sul cantiere all’interno della galleria Comelico, lungo la strada statale 52 Carnica. Dopo il secondo tavolo tecnico, di metà mese, la società che gestisce le arterie amministrate dallo Stato sta proseguendo i focus con le realtà coinvolte, tranne i sindaci, con cui la trattativa è invece ferma. Non è ancora chiara la data di avvio dei lavori, che costringeranno alla chiusura totale nelle ore notturne e al transito a fasce alterne in quelle diurne. La timeline non ha ancora un giorno di partenza scritto nero su bianco, perché vanno ancora definite le modalità del traffico all’interno del tunnel dalla mattina alla sera. Nel frattempo, però, la società stradale nazionale sta continuando a dialogare con il Suem 118, la Dolomitibus, i vigili del fuoco, che a Santo Stefano dispongono di un preziosissimo distaccamento per il comprensorio, la cui competenza include anche Auronzo e parte dell’Oltrepiave.
IL PROTOCOLLO
Si sta cercando la quadra, per garantire ai mezzi di soccorso il passaggio 24 ore su 24. Su questo Anas assicura che non vi sarà alcuna limitazione. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, essa sta cercando di garantire tutte le decine di corse attualmente in orario e calendario. «Questo – spiega Anas – per soddisfare al massimo le esigenze del pendolarismo scolastico e dei lavoratori. Stiamo studiando il piano senza modificare troppo le tabelle orarie dei servizi». Al limite ci saranno minime variazioni in alcuni orari. Proprio per raggiungere questi obiettivi l’ipotesi, in questo momento, più accreditata prevede fasce di entrata ed uscita dal Comelico di mezz’ora. I mezzi di soccorso potranno, invece e per fortuna, transitare in ogni momento e, ovviamente, procederanno bypassando le code dei veicoli. Le parti stanno elaborando un apposito protocollo, per gestire al meglio le emergenze e l’attività del cantiere.
SCUDO DEI SINDACI
Tutto da costruire, invece, l’accordo con i sindaci. Le posizioni tra il territorio e l’Anas restano distanti e ferme alle inconcludenti riunioni dei tavoli tecnici. Accantonata subito la strada della chiusura totale della galleria per 535 giorni, esclusi i mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine, è rimasta in piedi la formula delle fasce orarie, a senso unico alternato, che allungano la tempistica del cantiere, portando i giorni di lavoro a 745. I primi cittadini hanno subito alzato gli scudi contro qualsiasi tipologia di stop, se non dopo aver ottenuto una valida alternativa all’arteria del passo Sant’Antonio, verso Danta. Anas sostiene che non vi sia un rischio immediato, tuttavia la galleria ha necessità di un radicale intervento per aumentare gli standard di sicurezza e la vita utile dell’opera, con un investimento di quasi 65 milioni di euro.
L’OPERA
L’operazione, attesa da tempo ed ormai improcrastinabile, consiste nel completo rifacimento della galleria mediante il consolidamento della volta, nella realizzazione di un nuovo rivestimento definitivo e dell’arco rovescio al di sotto del piano viabile, nell’implementazione di un nuovo sistema di drenaggio delle acque sotterranee e di piattaforma, oltre al rifacimento della segnaletica. Saranno anche realizzati ex novo gli impianti di ventilazione, videosorveglianza, illuminazione, antincendio e di sos.
ALTRI CANTIERI
Strettamente collegati al piano progettuale all’interno del traforo sono gli altri cantieri, per il momento sospesi, lungo la statale 52 Carnica, dal foro comeliano della galleria a passo Monte Croce Comelico.
Il Gazzettino