Cogemantovani, stipendi in ritardo, proteste. L'azienda: stupiti, pagheremo

la protesta alla Cogemantovani
PADOVA - «Se siamo di fronte a una situazione che rischia di essere la fotocopia di quello che è successo a Parma, noi siamo molto preoccupati». Lo ha detto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PADOVA - «Se siamo di fronte a una situazione che rischia di essere la fotocopia di quello che è successo a Parma, noi siamo molto preoccupati». Lo ha detto Dario Verdicchio, segretario provinciale della Fillea Cgil Padova, durante un sit-in contro il ritardo nei pagamenti ai 96 dipendenti di Cogemantovani, la società nata il primo agosto dall'affitto del ramo costruzioni di Mantovani a Coge Costruzioni. Il riferimento riguarda quanto accaduto nel 2017, quando Coge Costruzioni rilevò in affitto il ramo di un'omonima azienda parmense, che poi preferì rescindere il contratto.


«Se il ramo d'azienda torna a Mantovani i lavoratori si ritroveranno in un'azienda col concordato aperto», ha spiegato Verdicchio. La cassa integrazione avviata da Cogemantovani lo scorso 5 novembre si concluderà l'8 febbraio prossimo, ma «l'azienda ha pagato ottobre con un mese di ritardo e ci ha fatto sapere che il mese di novembre e la tredicesima sono a rischio - spiega Gino Gregnanin di Feneal Uil Veneto -. Inoltre mancano le trasferte e le indennità che erano previste dal contratto con la Mantovani, per cui i lavoratori hanno ricevuto una media di oltre duemila euro in meno a testa. Il problema è l'inaffidabilità del piano industriale. Gli unici lavori disponibili sono a Trento e a Mestre, quelli all'estero sono stati solo ventilati e il subentro nei cantieri del Mose - ha concluso - non c'è stato». 

LA REPLICA DELL'AZIENDA.  Coge Mantovani «è determinata a proseguire nello sviluppo del progetto industriale» afferma in una nota la società di costruzioni, esprimendo «profondo stupore» per le affermazioni di Fillea Cgil Padova e Venezia, Filca Cisl Padova-Rovigo e Venezia, e Feneal Uil sulla situazione aziendale.

«L'Azienda - prosegue la nota - aveva concordato con i rappresentanti dei lavoratori di fare insieme il punto della situazione il prossimo 20 dicembre, occasione in cui sarebbe stato confermato il pagamento della mensilità di novembre e garantita l'erogazione delle tredicesime entro la prima decina di giorni di gennaio 2019, come previsto da termini di legge. Si sottolinea poi che, degli oltre 90 lavoratori impiegati in CogeMantovani, solo otto persone, meno del 10% del totale, si trovano attualmente in cassa integrazione, mentre tutti gli altri lavorano regolarmente».


La decisione dei sindacati di indire un'assemblea e una conferenza stampa «a prescindere dalle intenzioni rischia di porre seri ostacoli sul percorso di rilancio in corso, che prevede ulteriori ingenti finanziamenti da parte degli azionisti, oltretutto in un quadro di totale incertezza contrattuale determinato da un lato dal ricorso della Ing. E. Mantovani Spa a un concordato tradizionale invece del previsto art. 182 bis e dall'altra dalla non veridicità dei contratti del valore di 193 milioni di euro che avrebbero dovuto passare in dote alla stessa Coge.  L'iniziativa dei Sindacati getta discredito ed incertezza sul nuovo progetto determinando nei fornitori e nelle banche comportamenti conservativi che sicuramente potranno incidere negativamente sul cash-flow della società».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino