CAVARZERE - «Avrebbe compiuto 37 anni il 13 dicembre, era del giorno di Santa Lucia e qualcuno mi aveva consigliato di chiamarla così. Ma a me Cinzia piaceva di...
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«SEMPRE PRUDENTE»
«Cinzia finiva il suo lavoro a notte inoltrata. E, per tornare a casa, percorreva quella strada secondaria. «La faceva anche con la nebbia e io mi preoccupavo. Ma lei mi rassicurava: Stai tranquilla, mamma, che guido con prudenza». Di svaghi, poi, Cinzia non ne aveva molti. «Al martedì, quando la pizzeria era chiusa, lei e Stefano facevano qualche gita, oppure andava al centro commerciale con le amiche. Non beveva, non fumava. L'unico vizio', per così dire, era quello dei tatuaggi». Poi la mente di Graziella torna alla disgrazia. «A Stefano l'abbiamo detto noi, tramite nostro figlio Luca, questa mattina: non sapeva ancora nulla. Poco fa ci hanno telefonato dall'ospedale, per chiederci della donazione degli organi: solo le cornee, perché è passato troppo tempo dall'incidente. Lei non aveva lasciato nulla di scritto ma ha sempre detto che avrebbe voluto donare. E abbiamo risposto di sì».
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Il Gazzettino