Perde il lavoro, Cinzia diventa pasticcera a casa e vende on line

Cinzia Ciot
PORCIA - Dalla progettazione d'interni alla pasticceria fatta in casa. È il percorso di Cinzia Ciot, che a Porcia ha dato vita alla prima microimpresa domestica...

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PORCIA - Dalla progettazione d'interni alla pasticceria fatta in casa. È il percorso di Cinzia Ciot, che a Porcia ha dato vita alla prima microimpresa domestica alimentare associata a Cucina nostra in regione. Un percorso articolato, durato quasi due anni, che Cinzia ha compiuto vincendo numerosi ostacoli burocratici. Fino all'apertura, un mese fa. Alle spalle, la donna ha una formazione artistica e diversi anni dedicati al settore dell'arredamento e della progettazione d'interni.

Poi la crisi economica, con tutte le sue ricadute anche nel suo settore, e un periodo di lavori saltuari, poco remunerativi e per nulla soddisfacenti. La difficoltà di trovare alternative, soprattutto per una quarantenne con figli. E l'idea di reinventarsi in un altro settore del quale era già appassionata: di qui la partecipazione a un corso annuale patrocinato dalla Regione e dall'Unione europea e, alla fine, la nascita di Ciccibonbon. «Non mi sento una pasticciera e non voglio mettermi in concorrenza con i professionisti. Faccio poche cose, dicono che mi riescano bene e su queste voglio puntare. Non voglio fare grandi numeri: mi basta lavorare in maniera dignitosa e fare quello che mi piace. Pensavo sarebbe stato più semplice, invece non mi è stato risparmiato nulla».

Anche una pasticceria domestica, infatti, è naturalmente soggetta a tutti i vincoli igienico-sanitari previsti per chi opera con i cibi: «Pensavo che ottenere l'autorizzazione da parte dell'Azienda sanitaria sarebbe stato lo scoglio più difficile. Invece, una volta superato questo, mi sono scontrata con i regolamenti regionali e comunali che impongono, per esempio, che per realizzare un'attività come questa in casa si debba avere una cucina dedicata. È giusto, anche se alla fine questo mi ha imposto una modifica sostanziale di tutte le abitudini e l'organizzazione familiare». Un'avventura di cui oggi è soddisfatta ma che, comunque, non è così facile: «Non è una cosa che qualsiasi casalinga può improvvisare. Per avviare quest'impresa mi sono rimessa a studiare, ho preso un diploma e ho anche frequentato un corso di web marketing, visto che internet e i social sono il principale canale che utilizzo per far conoscere la mia attività». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino