Chiude la macelleria Cadavello di Piazza Vittoria. Il titolare punta il dito contro le amministrazioni: «Rimpiango Gentilini, ora Treviso si è impoverita»

Chiude la macelleria Cadavello di Piazza Vittoria
TREVISO - Chiude dopo 42 anni di onorato servizio la macelleria Cadavello, in via Cadorna a ridosso di piazza Vittoria. A gestirla, dal lontano 1981, è stato Giorgio...

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TREVISO - Chiude dopo 42 anni di onorato servizio la macelleria Cadavello, in via Cadorna a ridosso di piazza Vittoria. A gestirla, dal lontano 1981, è stato Giorgio Cadavello, che negli anni è diventato un punto di riferimento non soltanto per i residenti ma anche per tantissimi che venivano in città proprio per comperare la carne da lui. E non solo. Perché, da semplice macelleria, era diventata anche una gastronomia con preparazioni curate e specialità, come il lesso, fatto proprio come a casa, con la ricetta di una volta. Nel negozio, praticamente di fronte alla scuola elementare Gabelli, subentrano i titolari della Finestra che, in questo angolo di Treviso, cucineranno le pizze take away per una clientela prettamente giovane e di lavoratori.


LA SCELTA
«Vado in pensione dopo una vita di lavoro. Ho cominciato, in bottega, quando avevo 14 anni. Lavoravo da Reginato, di fianco a Danesin, in Corso del Popolo. Poi la macelleria si è spostata in viale Cadorna e, quando nel 1981 il titolare è deceduto, io e un altro socio ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo preso la gestione. Adesso mi godo la vita e un meritato riposo» dice Giorgio che, dietro al banco, oltre a vendere i suoi prelibati tagli di manzo o vitello sapeva creare un rapporto con il cliente che, spesso, sfociava in amicizia. Lo riconosce lui stesso, anche se è arrabbiato: «Ho tanti clienti che sono diventati parte della famiglia Cadavello. Non venivano da me solo per comperare, ma anche per fare due chiacchiere e bere un bicchiere di buon vino. Adesso che sto per chiudere, in tanti mi dicono “Come faremo senza di te?”. Ma le ultime amministrazioni non mi hanno aiutato. Non sono stato riconosciuto come bottega storica, eppure ora che abbasso la serranda si accorgono che il centro resta sguarnito di macellerie». Cadavello resterà aperto fino alla fine del mese. «Il primo maggio sarà la mia festa dei lavoratori. Chiudo la partita Iva e vado in ferie. A chi arriverà dopo di me auguro buona fortuna».


LA CRITICA


Poi, Cadavello punta il dito contro le ultime amministrazioni: «Il centro è un deserto, i residenti sono sempre meno. Io lavoravo molto bene con i professionisti e con gente da fuori. Ma il blocco del traffico, la difficoltà di parcheggio, il centro chiuso hanno rappresentato un ostacolo non da poco per la mia attività. Gentilini la pensava diversamente. Me lo ricordo quando era sindaco e, devo ammettere, lo rimpiango. Aveva un’idea di città dinamica, aperta, che non c’è più. Treviso adesso è vuota, si è impoverita. Peccato, perché è una gran bella città». Adesso, cosa farà? «Sinceramente, mi godrò il meritato riposo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino