Scandalo Mose, sequestrato il vitalizio dell'ex assessore Chisso

Renato Chisso
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VENEZIA - Fino a due giorni fa la confisca di due milioni di euro disposta in sede di patteggiamento era rimasta soltanto sulla carta. Ma ora, a distanza di oltre 3 anni dalla sentenza, il procuratore aggiunto di Venezia Stefano Ancilotto e il pm Stefano Buccini sono riusciti a mettere le mani su quasi 280 mila euro di Renato Chisso, l'ex assessore regionale ai Trasporti al quale, alla fine del 2014, è stata applicata la pena di due anni e sei mesi per corruzione nell'ambito dello scandalo Mose.


Gli uomini del Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Venezia hanno eseguito giovedì la confisca sulle somme relative a trattamento di fine mandato e vitalizio maturati dall'allora esponente di Forza Italia in relazione all'attività svolta come consigliere regionale: 88.947 euro si riferiscono alla prima voce, 185.753 euro alla seconda; il rimanente della somma confiscata - 4590 euro - è relativa a contributi figurativi. Il vitalizio confiscato dalle Fiamme Gialle consiste negli assegni mensili spettanti a Chisso dall'agosto del 2015 al marzo del 2018, pari a circa 5700 euro al mese fino al dicembre del 2017, e 6226 euro al mese dal gennaio del 2018. Non è chiaro se lo stesso destino faranno anche i futuri assegni di vitalizio previsti dal mese di aprile del 2018 in poi...
 
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Il Gazzettino