CHIOGGIA - «I se masse, i se cope», ovvero «Si ammazzano, si uccidono». È stato con queste parole che la pattuglia della Polizia locale che aveva...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Alla fine, però, di testimoni, estranei all'accaduto, non ce n'era nessuno: gli eventuali spettatori si erano tutti dileguati, ed erano rimaste solo le dodici persone che le forze dell'ordine erano riuscite a fermare e che, in misura maggiore o minore, erano state coinvolte. Da notare che nove di queste sono risultate avere precedenti di vario genere, mentre tre sono incensurate. Sull'episodio sta procedendo la polizia Locale che, però, sta ancora accertando le singole posizioni, anche se l'accusa più probabile che verrà formulata nei loro confronti, è quella di rissa, ovvero con parità di colpa da parte di tutti i contendenti.
Questi ultimi sarebbero, da una parte i titolari, marito e moglie, del locale e, dall'altra il gruppo, interamente formato da chioggiotti, con i nove pregiudicati. Non è chiaro, al momento, se e a quale fazione facesse riferimento il dodicesimo identificato. Tutto sarebbe stato causato dai soliti futili motivi e dai fumi dell'alcol. La comitiva dei nove e di qualche loro amico (erano dodici in tutto) era arrivata al Faro per il pranzo ma, in seguito, si sarebbe trattenuta a fare bisboccia, ben oltre l'orario di chiusura (le 15), con ulteriori assunzioni di alcolici per tutto il pomeriggio.
Ad un certo momento, una donna del gruppo, forse un po' su di giri, si sarebbe ripetutamente lamentata, verso la titolare, della qualità del servizio, incurante degli inviti alla calma.
Il Gazzettino