ROVERETO - Attentato incendiario ieri notte, 9 gennaio, contro la chiesa di San Rocco, a Rovereto, al centro alcuni giorni fa di polemiche dopo che sulla sua scalinata il gruppo...
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La chiesa, che sorge sul territorio della parrocchia di San Giuseppe, viene utilizzata, in particolare, per attività di culto e preghiera di un gruppo di fedeli coordinato da don Matteo Graziola, vicino alle "Sentinelle in piedi". È stato lui, insieme al rettore dell'Arcivescovile Bruno Daves, a denunciare questa mattina il fatto ai carabinieri che hanno avviato indagini assieme alla polizia. «Bruciare una porta, che sia di una struttura di accoglienza, come accaduto in passato, o di una chiesa, luogo di culto aperto e libero, è uno sfregio per tutta la comunità», ha commentato l'arcivescovo di Trento, Lauro Tisi. Intanto gli uffici amministrativi dell'Arcidiocesi hanno chiesto alla Sovrintendenza per i Beni culturali di valutare eventuali danni al patrimonio artistico della chiesa.
Immediate le reazioni politiche. «Chi ha incendiato l'ingresso della chiesa è nemico del dialogo e del confronto pacifico», commenta il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. «Al momento - aggiunge - non ci sono certezze sulla matrice dell'attacco. È certo che da parte nostra deve esserci tutta l'attenzione e la ferma condanna nei confronti dei responsabili che, qualora fossero garantiti alla giustizia, dovranno essere pesantemente condannati».
Il Gazzettino