La casetta dei libri è senza permessi: scatta la sanzione per l'ideatore

La casetta dei libri è senza permessi: scatta la sanzione per l'ideatore
VENEZIA Galeotti furono i libri. Nel caso di specie, quelli conservati in una casetta costruita a mano e installata in un'aiuola in rio Terà dei Pensieri, a pochi passi...

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VENEZIA Galeotti furono i libri. Nel caso di specie, quelli conservati in una casetta costruita a mano e installata in un'aiuola in rio Terà dei Pensieri, a pochi passi dal carcere di Santa Maria Maggiore. Sono libri a disposizione di tutti, come spiega il cartello che accompagna l'esposizione e che più chiaro di così non si può: Passa e tol su. Sono lì dal primo lockdown di marzo-aprile 2020 e sui social hanno riscosso successo: sono a disposizione di tutti, chi passa e vede un titolo che lo sconquiffera, lo prende e lo fa suo. Magari ricambiando il favore sostituendo il libro preso con un altro donato.


Il fatto è che quella casetta-biblioteca lì non ci può stare: mancano i permessi del Comune perché chi ha avuto l'idea non ha chiesto alcun parere all'amministrazione pubblica. Ed essendo l'aiuola parte del suolo pubblico, ecco che la casetta in legno creata per l'iniziativa Passa e tol su diventa fuorilegge. Per questo nei giorni scorsi la polizia locale ha notificato al papà dell'idea, Nicolas Milanese, un verbale che gli addebitava l'occupazione non autorizzata di spazio pubblico di 0,12 metri quadri: lo spazio del paletto e della casetta.


LA POLITICA

Il caso è stato sollevato da un'interrogazione comunale depositata dal consigliere comunale del Pd, Paolo Ticozzi. «L'occupazione di spazio pubblico contestata è ridicola: si parla 0,12 metri quadri a fronte di un'iniziativa lodevole, che non andrebbe sanzionata ma al contrario aiutata a regolarizzarsi, evitando certamente di affibbiare multe a un progetto del genere» spiega Ticozzi.


«RISPETTO IL DECORO»

«Da gennaio ad oggi ho seguito giorno per giorno l'evoluzione dell'iniziativa documentando e catalogando tutti i libri che sono transitati e parliamo di centinaia di volumi ormai, tutto nel rispetto del decoro cittadino - dichiara Nicolas Milanese - Ho sicuramente sbagliato a non informarmi meglio sulla struttura, qualcuno deve aver sporto denuncia, forse più per ripicca personale che altro».


LA POLIZIA LOCALE

«Ci è arrivata una segnalazione e ci siamo mossi su quella base - spiega il comandante della polizia locale, Marco Agostini - Non entriamo nel merito della bontà dell'iniziativa, ma per installare una qualsiasi struttura sul suolo pubblico serviva un permesso da parte del Comune».

 

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Il Gazzettino