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CASARSA - Quel giorno don Lorenzo Camporese stava uscendo dalla sacrestia, quando notò una coppia uscire dalla chiesa di Santa Croce e Beata Vergine del Rosario di Casarsa. Non li aveva mai visti tra i suoi fedeli, ma l’uomo sì. Lo riconobbe immediatamente, perché lo aveva visto altre volte, non di persona, ma nelle videoregistrazioni della telecamere di sicurezza che aveva piazzato a ridosso della cassetta delle elemosine per mettere fine a una serie di furti. La coppia si infilò tra le bancarelle del mercato, il parroco-detective dietro, senza mai perderli di vista. Chiamò in contemporanea i carabinieri della stazione di Casarsa fornendo indicazioni e posizioni. I due arrivarono in stazione e sul binario 2 i militari dell’Arma li fermarono. Ieri Dan Niculescu, 44 anni, romeno residente a San Michele all’Adige e Inna Galeceanschii, 57, moldava all’epoca residente a Udine, sono stati processati e condannati per furto aggravato In Tribunale a Pordenone.
LA SENTENZA
Il giudice monocratico Eugenio Pergola (vpo Ilaria Rizzi) ha inflitto 8 mesi di reclusione e 300 euro di multa a Niculescu, attribuendogli la responsabilità di due episodi.
IL FURTO
I due avevano agito in tarda mattinata, verso le 11, approfittando della confusione del mercato settimanale. Quando i carabinieri interruppero il loro viaggio in stazione e li portarono in caserma per identificarli e perquisirli, sequestrarono alcune banconote da cinque euro e tantissimi centesimi, in tutto 83,30 euro. L’uomo aveva anche un’asticella di metallo con la punta ricurva, un metro avvolgibile con il nastro biadesivo all’estremità e numerosi pezzetti dello stesso nastro, già tagliati a misura e pronti per essere utilizzati. A quel punto non ci furono dubbi sul fatto che fossero gli autori del furto. Furono arrestati e subito scarcerati dal pm. Al processo sono state acquisite - oltre alle testimonianze del parroco e dei carabinieri - anche le immagini della videosorveglianza. Erano a colori, l’uomo era riconoscibile. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino