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CASALE SUL SILE (TREVISO) - Il progetto per la costruzione del nuovo maxi-polo logistico di Casale è seguito in modo diretto anche da Roma. L'operazione è già finita in Parlamento attraverso l'interrogazione con la quale Chiara Braga, deputata del Partito democratico, ha chiesto se sia compatibile con le norme nazionali per la tutela dal dissesto idrogeologico e con quella per la sicurezza idraulica. E ieri la stessa deputata, responsabile nazionale alla transizione ecologica del Pd, ha fatto un sopralluogo nell'area tra via Cristoforo Colombo, la zona industriale di Quarto d'Altino e il Passante, dove dovrebbe sorgere il nuovo polo logistico su un'area di 500mila metri, con all'interno un super-magazzino da 114mila metri quadrati. Con lei c'erano Giovanni Zorzi e Matteo Favero, rispettivamente segretario del Pd della Marca e responsabile del settore ambiente, più alcuni rappresentanti del comitato No Maxi-Polo di Casale.
PROPORZIONI ENORMI
«In questa zona ci sono già altri insediamenti, ma le proporzioni del progetto del polo logistico sono enormi: è incompatibile con questo tessuto urbano scandisce Braga, che tra le altre cose siede nella commissione Ambiente della Camera nessuno vuole bloccare lo sviluppo industriale. Questo, però, deve essere compatibile con l'ambiente, il livello di urbanizzazione e la gestione del traffico». Il discorso si intreccia anche con il nuovo polo logistico targato Amazon atteso a Roncade: 59mila metri quadrati in un'area da 180mila metri proprio accanto al casello di Meolo. «A fronte dei progetti di questi grandi insediamenti servirebbe una pianificazione a livello regionale specifica la deputata siamo pieni di capannoni in disuso.
GLI ALTRI COLOSSI
Il colosso dell'e-commerce, però, ha poi messo il proprio nome sul progetto del polo di Roncade. Ma il proprietari dell'area attorno a via Cristoforo Colombo, che mettono in conto un investimento da 200 milioni di euro, non escludono l'atterraggio di altre società del web. Al momento si sa che la Parcotematico srl presieduta da Enzo Zugno, newco che ha sostanzialmente raggruppato le proprietà (Società trevigiana finanziaria immobiliare srl; Centro Fornaci srl; Immobiliare Quadrifoglio; Al mulino srl; Chiarato e Pagotto; Gazzato e Nobile), sta discutendo con Vailog, società che spesso ha rivestito il ruolo di braccio operativo di Amazon. Il nome dell'acquirente finale, però, dipenderà da come il progetto uscirà dall'iter autorizzativo.
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