A casa dei ladri i distintivi rubati nel deposito dei vigili urbani

le barche ormeggiate sul Marzenego tra i bersagli preferiti dei ladri
MESTRE - Quando si dice la casualità. Sorprendi dei ladri di barche ed ecco che forse si risolve il giallo dello strano furto nella sede della polizia locale di Marghera...

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MESTRE - Quando si dice la casualità. Sorprendi dei ladri di barche ed ecco che forse si risolve il giallo dello strano furto nella sede della polizia locale di Marghera avvenuto qualche settimana fa quando ignoti hanno razziato, camicie, mostrine, placche identificative, berretti, cinturoni, palette. Ma si sa che la fortuna aiuta ma non fa tutto da sola tanto più quando si tratta di attività investigative.


LA CATTURA Andiamo per ordine. L'altra notte verso le tre il 113 riceve la telefonata di un mestrino che ha subito il furto della sua barca ormeggiata lungo l'Osellino in via Vespucci e che alcuni suoi amici l'avevano vista trainare da un'altra imbarcazione in direzione San Giuliano sulla quale ci sono tre persone. Le Volanti sono sul posto in pochissimi minuti ed ecco che il trio vistosi scoperto cerca di scappare. Ma la fuga non riesce, o meglio riesce solo in parte. Gli agenti infatti si gettano all'inseguimento a piedi e sono più veloci e almeno due riescono a placcarli. E con non poco stupore si accorgono che sono poco più che ragazzini: uno appena 18enne, l'altro 17enne, veneziani. Il terzo è scappato, ma la sua identificazione sarebbe solo questione di tempo. Inutile trovare scuse, anche perché risulta assai difficile negare l'evidenza. A inchiodarli definitivamente, un sacchetto con all'interno una chiave a brugola e dei razzi segnalatori che il derubato riconosce come materiale che aveva a bordo della suo barchino. Ma c'è dell'altro.

LA SVOLTA Ed ecco la vera svolta nella vicenda. Uno dei due adolescenti ha con sé anche alcuni distintivi dei vigili urbani asportati a fine luglio quando ignoti sono penetrati nell'edificio di piazza del Municipio a Marghera facendo incetta appunto di capi di vestiario e accessori di riconoscimento.
Di qui la decisione di procedere con la perquisizione domiciliare, durante la quale sono stati recuperati altri oggetti che sono risultati appartenere allo stesso bottino sottratto ai vigili. Di qui la denuncia per il reato di furto e di ricettazione su disposizione del magistrato della Procura dei minori che quindi riaffidava il 17enne ai genitori. Ma la vicenda certo non si conclude qui perché le indagini hanno subito un impulso del tutto inatteso e insperato.

Si tratta infatti di capire intanto se i due ladri della barca sono anche gli autori del raid nel comando della polizia locale. Ma i poliziotti dovranno anche stabilire se placche, palette e mostrine del corpo dei vigili siano state utilizzate e se sì a che scopo. Di recente alcuni anziani, ad esempio, avrebbero dichiarato di aver rischiato di essere truffati a domicilio da persone che sembravano vestite come agenti della Municipale.

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Il Gazzettino