MESTRE - L’Ater di Venezia li sfratta dopo 5 anni di occupazione abusiva a Mestre e loro rientrano con i bambini dalle finestre, dopo aver tentato di tagliare la porta in...
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Riparte così la procedura che vede i primi accessi rinviati a causa della presenza dei minori. Giovedì scorso, 28 marzo, ufficiale giudiziario e agenti di polizia recuperano l'alloggio, mettendolo in sicurezza con lastre anti-intrusione a porte e finestre. Ieri mattina però, gli ex occupanti contattano gli uffici Ater con la stessa richiesta di alcuni anni fa: riavere gli oggetti personali. Questa volta però la risposta è negativa come prevede ora la nuova procedura per scongiurare le occupazioni. A questa risposta, l'ex occupante abusiva, prima tenta di rassicurare sulle proprie innocenti intenzioni infine si arrabbia e decide di arrangiarsi: alle 13.30 di ieri, i vicini chiamano la polizia perché è stato divelto il garage dell’appartamento recuperato dall’Ater il giorno prima. Un taglio centrale sulla lamiera del portone d'ingresso. L’arrivo degli agenti, fortunatamente, impedisce qualsiasi azione pericolosa. Ieri notte avviene nuova effrazione: la famiglia, verso l'una e trenta, si introduce nell'alloggio dopo aver staccato una lastra dalle finestre al piano terra. Gli stranieri portano dentro anche i bambini, sempre dalle finestre.
Ciliegina sulla torta, ieri pomeriggio l’occupante recidiva ha chiamato l’Ater per chiedere che le vengano staccate le porte anti-intrusione dall’alloggio, perché non può far uscire i bambini dalle finestre.
L’Ater sporgerà denuncia per l’accaduto e richiederà alla Procura il sequestro preventivo dell’abitazione.
“Una storia che lascia sconcertati e si fatica a credere – spiega il presidente dell’Ater Raffaele Speranzon – l’Ater ha cercato in tutti i modi, consentiti dalla legge, di rientrare in possesso del proprio alloggio, ma senza riuscirci e ricevendo anche dei danni”.
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Il Gazzettino