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PADOVA - Nuovo blitz non violento degli attivisti di Ultima Generazione, che stamattina, 21 agosto, sono entrati nella Cappella degli Scrovegni, incatenandosi alle balaustre che delimitano il percorso dei visitatori al ciclo di affreschi di Giotto. Erano in tre: sono entrati pagando il biglietto, fingendosi dei comuni turisti. Due si sono incatenati, l'altro ha steso a terra uno striscione con scritto "Ultima Generazione, no gas no carbone". A quel punto uno di loro ha letto ad alta voce i messaggi di protesta del movimento, contro lo spreco di acqua ed energia.
«Come immaginate la fine del mondo? Nel Giudizio Universale - dichiarano gli attivisti - conservato nella Cappella degli Scrovegni Giotto immaginava la volta celeste richiudersi su sé stessa.
«Abbiamo bisogno di azioni immediate e concrete per contrastare il collasso climatico - dice Davide di fronte ai visitatori che li guardavano tra il divertito e l'incredulo - Non possiamo rimandare oltre. Ci appelliamo alle persone, affinché risveglino in loro quella intraprendenza ormai sopita necessaria per rivoluzionare il nostro presente e il nostro futuro. Proprio come fece Giotto che rivoluzionò la concezione medievale della cultura, riportando la bellezza della vita e deliziandoci con la prima rappresentazione in assoluto di un bacio o spingendosi addirittura a raffigurare un cammello, animale che probabilmente non aveva mai visto. Non è forse questo che l’arte ha sempre cercato di infonderci?».
Poco dopo è arrivata la polizia, Volanti e Digos, che ha cercato dapprima di convincere gli attivisti a interrompere la protesta, poi, visto il loro rifiuto, ha fatto tagliare con delle cesoie le catene ed ha portato via a braccia i manifestanti. Si tratta di tre trentenni, accompagnati in Questura e denunciatiper interruzione di un ufficio o pubblico servizio e per non aver preavvisato l’iniziativa di protesta posta in essere. Nessun danno è stato arrecato al sito.
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Il Gazzettino