CANARO - Come studenti e lavoratori, anche i pensionati tornano a vestire i panni dei pendolari. Per ritirare la pensione, infatti, oggi e domani saliranno su un pulmino per...
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IL CROLLO
La potente esplosione ha fatto crollare alcune controsoffittature ed ha provocato un incendio che si è propagato all’interno degli uffici. Le fiamme sono state spente abbastanza rapidamente dai vigili del fuoco. Nulla di particolarmente grave, ma le “ferite” sono state tali da rendere impraticabile la struttura. Dal 3 gennaio, è operativo un ufficio postale mobile, che altro non è che un vecchio camper. A scombinare ancora una volta le carte in tavola, lo sciopero nazionale dei portavalori proclamato per oggi e domani su scala nazionale, unito al fatto che per motivi di sicurezza non è possibile lasciare contante all’interno del cosiddetto “ufficio”: questo, infatti, rende impossibile per i pensionati di Canaro presentarsi all’ufficio postale per ritirare come di consueto il proprio “mensile”. Per questi due giorni è arrivata quindi l’indicazione a rivolgersi alle Poste del vicino comune di Polesella. Vicino, ma non vicinissimo, visto che sono quasi 12 chilometri. Molti degli anziani interessati non hanno la macchina, qualcuno è pronto ad inforcare la bici, anche se il ghiaccio di queste ore sembra rappresentare un deterrente. Ci sono, sì, autobus e treno, che collegano i due paesi, ma gli orari non sono proprio comodi per andare e tornare in mattinata.
IL SINDACO
Ecco, allora l’idea del sindaco di Canaro, Nicola Garbellini, avvocato, di organizzare, con la collaborazione dell’Auser un servizio speciale di “trasporto pensionati”: «La situazione che si è venuta a creare – spiega – era fonte di preoccupazione per molti anziani. In realtà da lunedì l’ufficio mobile dovrebbe tornare ad erogare normalmente le pensioni, ma molti hanno bisogno o piacere di incassarla subito. Così ho pensato di coinvolgere l’Auser, sempre sensibile quando si tratta di mettersi al servizio delle fasce più deboli, che per questi due giorni ha messo a disposizione dei mezzi per fare la spola fra il nostro ufficio postale e quello di Polesella dalle 9 alle 12. Può sembrare una piccola cosa, ma per molti dei nostri cittadini è la soluzione di un problema. E di problema ne resta comunque un altro. Perché non abbiamo ancora date certe sulla riapertura degli uffici e l’ufficio mobile, che altro non è che un camper con un tendone, significa attese fuori al freddo. Per questo a breve dovremmo riuscire a trovare una soluzione che consenta alle Poste di avere un ufficio efficiente ma anche ai cittadini di rimanere al caldo mentre aspettano, utilizzando il Teatro comunale» Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino