Denuncia il prete per le campane delle 7: ieri restano "mute", ma il paese si ribella

Denuncia il prete per le campane delle 7: ieri restano "mute", ma il paese si ribella
FONZASO (BELLUNO)  - Le campane della chiesa di Fonzaso per la prima volta, dopo anni, ieri mattina alle 7 non hanno suonato. C’è stata una vera e propria...

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FONZASO (BELLUNO)  - Le campane della chiesa di Fonzaso per la prima volta, dopo anni, ieri mattina alle 7 non hanno suonato. C’è stata una vera e propria sollevazione popolare, che è passata anche sui social dove qualcuno ha lanciato l’idea di una petizione per riattivare le campane. «Alle 7 di oggi le campane erano mute - spiegava ieri il sindaco Giorgio Slongo - mi auguro che domani tornino a suonare. Oggi ho ricevuto in Municipio diversi cittadini e in molti hanno manifestato preoccupazione per il fatto che siano state fermate, chiedendo che vengano riattivate quanto prima». La decisione è stata presa dal parroco, don Alberto Vallotto, dopo le proteste di un residente, il 60enne Fabio Sibillin, che abita proprio vicino alla chiesa, al civico 1 di via Roma. Sulla sua casa i questi giorni sono apparsi cartelli con accuse alla gestione della casa di riposo, che facevano bella mostra anche domenica quando la  gente è andata a messa. L’uomo ha denunciato ai carabinieri anche il disturbo arrecato dal suono delle campane. 77 rintocchi ogni mattina, che disturberebbero il suo sonno. Non c’è stata alcuna diffida o sopralluogo con misurazione dei decibel da parte dei militari. «Si tratta di un impianto antico - spiegano dal comando dell’Arma -, non nuovo». La denuncia potrebbe non avere seguito, ma don Alberto, ormai 86enne ha preferito cedere e non attivare il suono ieri mattina, ottenendo anche il ringraziamento di Sibillin dai suoi social. 

E proprio sui social i cittadini si sono scatenati, tutti compatti per riavere quei rintocchi che scandiscono le loro giornate. «Togliere le campane e il loro suono vuol dire che il nostro paese è morto sepolto senza possibilità di risuscita», dice qualcuno. Altri suggeriscono di fare una contro-denuncia contro il residente dal sonno leggero, un 60enne originario del Trevigiano. «Cosa facciamo? Lasciamo che uno “straniero” abbia la meglio sulla nostra comunità?», provocano alcuni. Altri propongono la raccolta firme contro quell’abitante affinché traslochi lontano dalla chiesa. Sibillin in passato ebbe a protestare anche per i rintocchi della tradizionale campanella di San Michele, gestita dal Comune. In quel caso però la sua protesta non trovò risposta.

Una vicenda simile si verificò nel 2016 a Pedavena, dove scoppiò una vera e propria guerra contro le campane. Anche in quel caso il parroco decise di “zittirle” fino alle 7 della mattina, calmando gli animi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino