PORDENONE - Dal ruolo di giovane profugo kosovaro a quello di calciatore professionista. «Sarei andato al Pordenone, mi avevano contattato. Solo che poi...». La vita di Azdren...
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Non è più un profugo di guerra, ma un calciatore vero. Passa alla Sacilese. Poi Sudtirol, Domegliara, Tamai (22 gol in 9 mesi) e SandonàJesolo, fino all'estate in cui la sua vita gira di nuovo. «Mi vuole il Pordenone - ricorda - e io ci sto quasi per andare. Il progetto è buono, mi piace. Però mi arriva una telefonata: mi chiamano a un provino in Romania».
Oggi gioca per la seconda stagione di fila al Gas Metan Medias, nella serie A romena, con altri due anni di contratto. Non solo: è stato convocato nella Nazionale albanese, dal momento che la sua terra d'origine non ha ancora una Rappresentativa ufficiale. Il futuro? "Giocare in serie C con i neroverdi del Noncello: perché no?", ipotizza. Intanto che il Pordenone aspetti pure, lui punta all'Europeo 2016.
Il servizio sull'edizione del Gazzettino di Pordenone di giovedì 30 Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino