Calciatori e ristoranti: l'ex neroverde Burrai punta tutto sul Cenacolo

Salvatore Burrai, ex centrocampo del Pordenone
PORDENONE - In sordina, senza grandi annunci, ma la storia è ricominciata. Proprio nel giorno in cui la Nazionale di calcio si giocava (con un discreto successo) la...

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PORDENONE - In sordina, senza grandi annunci, ma la storia è ricominciata. Proprio nel giorno in cui la Nazionale di calcio si giocava (con un discreto successo) la partecipazione alla finalissima degli Europei, in città tornava a vivere il Cenacolo, il locale che la famiglia Morettin aveva lasciato solo poche settimane fa dopo un'avventura di successo lunga otto anni. Il movimento, in via San Francesco, si notava già dal pomeriggio. Poi i primi servizi al tavolo, e la rinascita di un locale che era stato salutato con dispiacere nel giorno della chiusura. La nuova avventura, che è iniziata sotto la stella del successo della Nazionale azzurra, è strettamente legata al mondo del calcio. Al vertice del nuovo Cenacolo, che si presenta come ristorante, cicchetteria e gineria, c'è infatti l'ex centrocampista del Pordenone Salvatore Burrai. Una firma di origine sarda che però proprio in città ha messo radici, nonostante non sia più parte del club neroverde. Al suo fianco l'edicolante Marco Comparin. Una storia che riparte, quindi, e che arricchisce nuovamente il centro storico di Pordenone dopo alcune settimane di pausa dopo l'addio della famiglia Morettin al cenacolo. «Abbiamo preso questa decisione - aveva spiegato Valentina Morettin - perché i miei genitori devono riposarsi». E un pensiero va anche a mamma Luciana, anima del locale per molto, moltissimo tempo. Otto anni, ecco quanto era durata la gestione Morettin del Cenacolo. «Ma ora le spese erano troppe e lo stress anche» aveva detto.


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Il Gazzettino