Rovinosa caduta al Giro, il casco "salvavita" è di un'azienda trevigiana

Rovinosa caduta al Giro, il casco "salvavita" è di un'azienda trevigiana
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TREVISO  - Il casco ti salva la vita. E' proprio il caso di dirlo. E domenica al Giro d'Italia lo sloveno Matej Mohorich, corridore della Barhain Victorius deve ringraziare la trevigiana Rudy Project, per essere ancora qui a raccontare quanto accaduto: «Per noi la sicurezza degli atleti e di chi va in bici è fondamentale, anche per un senso di responsabilità - racconta Cristiano Barbazza, figlio di Rudy, fondatore della azienda leader mondiale nella produzione di caschi -. Già domenica sera, dopo la rovinosa caduta dello sloveno in discesa, ci siamo sentiti al telefono e ci ha rassicurarti di stare bene. Ha battuto la testa dopo un volo a 360 gradi. Il casco lo ha salvato. Ormai i corridori professionisti raggiungono delle velocità impressionanti e se Mohoric non si è fatto praticamente nulla dopo quel tipo di caduta, dobbiamo essere contenti di come il casco lo abbia protetto. Ha fatto il suo lavoro. Quando studiamo un nuovo modello, ci voglio dai 2 ai 3 anni di lavorazione per arrivare a quello definitivo. Anche perché lavoriamo con tutto il mondo, dalla Cina all'Europa e all'America e tante volte ci sono regole differenti di produzione ma con l'unico obiettivo, salvare la testa e la vita a chi va in bici. Dietro al design ci sono anni di studio. Perché un casco deve compiere numerose funzioni, oltre a quella primaria di proteggere chi si muove su due ruote, anche di leggerezza, vestibilità, ventilazione ovvero aerare la testa, comodità e anche essere aerodinamico e performante». 



TECNOLOGIA

Studi precisi e puntuali che vengono svolti negli uffici trevigiani della Rudy Project. Il casco che ha salvato la vita a Mohoric è modello Spectrum e pesa 240 grammi, costa 179 euro. Come tutti i caschi usati dai ciclisti è in commercio e acquistabile da tutti gli sportivi. E' costruito con 3 calotte esterne in policarbonato integrate con quella interna in Eps (polistirene espanso). La costruzione In Mold del casco combina polistirene espanso, materiale in grado di disperdere la forza causata da un impatto attraverso una deformazione plastica, e le calotte esterne in policarbonato per proteggere il nucleo del casco. I due materiali vengono saldati assieme all'interno di uno stampo in cui viene immesso calore. Sono molto precise le elaborazioni relative alla costruzione e alla sicurezza dei caschi. Il casco per essere commercializzato deve essere conforme allo standard comunitario EN 1078 oltre che americano e australiano. La normativa europea prevede impatti a varie velocità da diverse altezze e angolazioni su battenti in acciaio con superfici piatte o curve per simulare le tipologie di potenziali incidenti. Oltre a questi test ne vengono svolti altri per verificare che il casco non si scalzi dalla testa in caso di caduta e che quindi il sistema antiscalzamento e i cinghioli laterali reggano correttamente e resistano ai diversi tipi di impatto come è stato nel caso di Mohoric che ha fatto una caduta a 360 gradi.
Tina Ruggeri Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino