VENEZIA - Wc a cielo aperto nella Piazza più bella del mondo. Se è pur vero che «quando scappa, scappa» e che «la pupù dei bambini è santa» c'è anche da dire che il...
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Le immagini parlano da sole. L’immagine è del 1. ottobre scorso. Un turista ha tenuto sospesa la figlioletta aiutandola a fare i propri bisogni all'ombra del campanile, incurante del luogo e dei presenti. La piccola si è così «liberata» tra passanti, famiglie e piccioni.
Casi di malcostume simili non sono nuovi tra canali e calli del centro storico ma ancora non avevano interessato Piazza San Marco. Senza contare che da lì a pochi metri, si trovano i bagni pubblici. Discorso diverso per quanto riguarda i cestini dell'immondizia, da quando sono stati rimossi dalla piazza i turisti non sanno più dove gettare i rifiuti e ieri le passerelle dell'acqua alta si sono trasformate in piccole discariche per bottiglie e lattine, carte e contenitori alimentari.
A questo si aggiungono le solite pause pranzo dei «foresti» seduti o stravaccati sugli scalini delle Procuratie, dei ponti e delle chiese veneziane. Torna alla ribalta il tema del turismo irrispettoso e della mancanza di decoro. Oggi si aggiunge un nuovo inesplorato capitolo con i bisogni davanti all'ala Napoleonica della Piazza. E chissà cosa avranno pensato i clienti seduti ai tavolini dei caffè storici di San Marco. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino