Botteghe a Venezia. La lenta agonia dei "luganegheri" in centro ne sono rimasti dieci

Botteghe a Venezia. La lenta agonia dei "luganegheri" in centro ne sono rimasti dieci
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VENEZIA - «Ormai resiste solo chi ha aggiunto alla sua tradizionale merceologia prodotti turistici, oppure chi ha comprato il fondo». Roberto Magliocco, presidente di Ascom Venezia, deve registrare l'ennesima chiusura di una salumeria, la Bellenzier in campo dei Meloni, la cui apertura risale a 70 anni fa


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«Di negozi da luganegheri in città ne sono rimasti solo una decina - continua Magliocco - e purtroppo i loro titolari sono tutti di età avanzata, come il nostro decano, l'ottantenne Ernesto Ortis. Agli affitti elevati in città delle botteghe, perché qualche uccellino mette sempre nelle orecchie dei proprietari il cinguettio che si possa ricavare di più, si sono aggiunti i supermercati, ormai ovunque in centro storico. Ce la fanno solo i commercianti proprietari dei muri entro i quali svolgono la loro attività o chi ha trasformato la salumeria in un bazar per turisti. Ripetiamo da molto tempo che le attività tradizionali devono essere protette attraverso un albo specifico in Regione e tutelate con sgravi fiscali ed altre forme di sostegno. Abbiamo proposto il marchio per un codice etico da far acquisire e da distribuire, almeno come garanzia a vantaggio dei residenti rimasti»...
 
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Il Gazzettino