Al ristorante e poi la lite: pesta la moglie e il figlioletto di sei anni in strada

Al ristorante e poi la lite: pesta la moglie e il figlioletto di sei anni in strada
SAN BIAGIO - «L'ho vista scendere dalla macchina e chiedere aiuto a un'automobilista. Un uomo la minacciava e la picchiava, accanendosi anche sul bambino che era con...

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SAN BIAGIO - «L'ho vista scendere dalla macchina e chiedere aiuto a un'automobilista. Un uomo la minacciava e la picchiava, accanendosi anche sul bambino che era con lei». Raccontano ancora increduli quanto hanno visto coi loro occhi dal balcone di casa i residenti che abitano in via Postumia, a San Biagio, a pochi passi dal parcheggio del ristorante Villa Maria Luigia. È qui che la notte tra sabato un 36enne di origini romene, residente a Pordenone, dopo aver accostato l'auto sulla quale stavano viaggiando, ha aggredito la compagna e il figlioletto di 6 anni al termine di una violenta lite. L'uomo, dopo l'allarme lanciato dai residenti, è stato rintracciato dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Treviso che lo hanno arrestato all'alba di domenica mattina per il reato di maltrattamenti in famiglia. Ora è in carcere in attesa dell'udienza di convalida. Madre e bambino, accompagnati in pronto soccorso per essere medicati (avevano sul corpo diverse contusioni), hanno riportato una prognosi di circa 10 giorni ciascuno. 

 
LA LITE
Il 36enne rumeno e la compagna, una connazionale di 34 anni, avevano passato la serata di sabato in un ristorante della zona. Avevano cenato assieme al bambino, che ha 6 anni, e l'uscita in famiglia era proseguita senza particolari attriti. Almeno finché non erano risaliti in macchina. La discussione, subito dopo, è ben presto degenerata in una furibonda lite. Era ormai tardi quando l'auto sulla quale stavano viaggiando si è fermata lungo la Postumia, all'altezza del parcheggio del ristorante Villa Maria Luigia. È qui che il 36enne, dopo aver accostato, è sceso e ha aggredito la donna, spintonando violentemente a terra sia lei che il bambino. 

I TESTIMONI
«Saranno state le 3.30 di notte quando ho sentito i cani che abbaiavano come forsennati - racconta una signora che abita proprio a pochi metri dal piazzale del ristorante -. Io e mio marito temevamo ci fosse qualche ladro, e ci siamo affacciati alla finestra. Ma subito dopo abbiamo sentito le urla di una donna che chiedeva aiuto». L'auto del 36enne rumeno si era fermata poco prima dell'ingresso del ristorante, svoltando in una laterale della Postumia. «Lui urlava e la ragazza era molto spaventata. Credo che l'abbia aggredita in macchina. Poi è scesa con il piccolo e ha cercato aiuto, ma lui l'ha raggiunta e ha fatto cadere entrambi a terra». Subito dopo la 34enne è riuscita a far fermare un'automobilista di passaggio, al quale ha chiesto soccorso. «Noi non abbiamo visto tutta la scena - continua la testimone - ma abbiamo subito chiamato i carabinieri che sono arrivati dopo una manciata di minuti». Il ristorante, visto l'orario, era chiuso ormai da diverse ore. «Non abbiamo sentito niente - spiega il titolare, Sergio Mazzariol -, ma in molti ci hanno confermato di aver sentito le urla di una donna che chiedeva aiuto disperata. Non erano stati da noi quella sera, non erano nostri clienti». 

L'INTERVENTO

Subito dopo a San Biagio sono intervenute le pattuglie dei militari dell'Arma che hanno rintracciato sia il 36enne rumeno che la compagna col suo piccino. Madre e figlio sono stati subito portati in pronto soccorso perché venissero medicati. L'uomo, invece, è stato tratto in arresto e tradotto in carcere in attesa dell'udienza di convalida. Dai primi accertamenti è emerso che la donna non aveva mai presentato denunce nei confronti del compagno. Probabilmente non aveva mai trovato il coraggio di farlo, temeva che avrebbe reagito con ancor più violenza. «Ma mi sono rivolta a un centro antiviolenza - ha spiegato ai militari -per segnalare il suo comportamento violento». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino