Foto hard a sorpresa. Bottacin: «A Belluno cantieri per 114 milioni», poi un porno-hacker lo interrompe

Gianpaolo Bottacin con Luca Zaia
BELLUNO Una poltrona pesante quella dell’assessore regionale Gianpaolo Bottacin che, in chiusura d’anno, tira le somme di 12 mesi senza sabati e domeniche tra frane,...

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BELLUNO Una poltrona pesante quella dell’assessore regionale Gianpaolo Bottacin che, in chiusura d’anno, tira le somme di 12 mesi senza sabati e domeniche tra frane, alluvioni, trombe d’aria, incendi, “acqua granda” e come se non bastasse anche il Covid che ha visto e vede il «battaglione della Protezione civile» gestire la logistica di una «guerra» combattuta in prima linea dal personale sanitario. Le deleghe assegnategli quasi d’ufficio dal presidente Luca Zaia, ovvero alla Difesa del suolo e alla Protezione civile, non sono certo tra le più ambite. E per chiudere un anno importante, ieri, la conferenza stampa online non si è fatta mancare l’incursione di un hacker che ha lanciato insulti e denigrato la Protezione civile intercalando foto hard.


3621 INCONTRI
La sua presenza sul territorio è stata assidua con ben 3621 incontri, dal 2015, di cui 291 solo nel 2020 e altri 182 da calendarizzare. Un impegno che ha fruttato la fiducia di un bellunese su dieci alle elezioni di settembre in tempi in cui solo il 17% dei votati esprime preferenze. «Un grande stimolo alla responsabilità - dice con orgoglio Bottacin -. I bellunesi, solitamente riservati, ora mi avvicinano, considerandomi un riferimento».
Tra interventi ordinari e straordinari nel Bellunese sono stati attivati 83 interventi (su 210 in Veneto) per 51 milioni di euro (su 124) relativamente alle attività di ripristino e mitigazione del rischio idrogeologico svolte nell’ambito delle attività Commissariali (tempesta Vaia) e urgenti; avviati 170 (su 620) interventi 2020 per un totale di 8 (su 21) milioni di euro relativi a opere idraulico forestali e di gestione del patrimonio silvo pastorale; avviati 4 (su 58) interventi per 2 milioni (su 31) relativi ad opere idrauliche di riduzione del rischio idrogeologico. A queste cifre si sommano altri 5 milioni di euro per i primi interventi attivati d’urgenza a seguito del maltempo di inizio dicembre (3 dai Servizi Forestali, 9 dal Genio Civile). A tali dati vanno inoltre aggiunti lavori svolti tramite enti strumentali e società partecipate per un totale di 48 milioni (di cui 4 milioni solo a dicembre) nel Bellunese relativi a 63 interventi, su un totale di ulteriori 160 interventi per un valore di 136 milioni di euro.


IL PIANO DI DIFESA
«In due anni - spiega Bottacin - sono stati avviati 1115 cantieri in tutto il Veneto e gran parte di questi sono nel Bellunese. Credo che tanto lavoro si veda, perché a fronte di eventi più potenti dell’alluvione del ‘66, non solo non abbiamo avuto morti (furono ben 300 allora e altri 3 con Vaia), il territorio ha subito molti meno danni. Dopo l’alluvione del 2010 la Regione si è dotata di un piano di opere per difesa del suolo per 3,2 miliardi di euro. Piano che, come hanno riconosciuto anche illustri esperti come Luigi D’Alpaos e Giuseppe Maschio, ha funzionato». Sono stati 12 gli stati di crisi dichiarati dalla Regione di cui 8 relativi al Bellunese con altrettante richieste al Governo di stato di emergenza. Solo l’emergenza del 6 dicembre ha prodotto danni per 323 milioni di euro di cui verificati 189 milioni e di questi ben 93 in Provincia. La tromba d’aria di agosto, invece, che scoperchiò anche il PalaMares di Ponte nelle Alpi, toccando prevalentemente il Vicentino, ha prodotto danni per altri 200 milioni di cui solo 6,8 stanziati finora.«Abbiamo preparato le istruttorie da mandare a Roma - prosegue Bottacin - ma sono molto preoccupato, perché la legge di bilancio del Governo mette solo 100 milioni di euro per tutta Italia per il biennio 2019-2020». C’è poi il capitolo per le organizzazioni volontarie di Protezione civile alle quali sono andati 5 milioni. «Sono comunque nulla - dice l’assessore - a confronto del loro impegno».


LA PARTITA IDROELETTRICA


In tema ambientale, per la qualità dell’aria, negli ultimi 4 anni è stato investito oltre un miliardo. Bene il fronte dei rifiuti che vede il Veneto al primo posto in Italia e ai vertici della classifica europea con Belluno che ha superato l’obiettivo 2020. Sulle bonifiche ambientali sono stati messi 8,6 milioni di euro con due interventi forti su Belluno: Sap di Fonzaso ed ex Calde Mas di Sospirolo. «Nel contrasto agli illeciti - prosegue - il nostro tavolo specifico attivato due anni fa è stato citato come esempio virtuoso da Fabio Dattilo, capo dei Vigili del fuoco, da estendere a tutta Italia». Tra le tante cose fatte, ce n’è poi una importantissima da chiudere: le concessioni sui bacini idroelettrici da mettere in capo alla Regioni a titolo gratuito. «Il Governo ha tentato di bloccare l’operazione - conclude Bottacin - ma siamo riusciti a fermarlo». Infine uno sguardo al domani: «Mi auguro - conclude - che il 2021 non dico possa essere in discesa libera, ma almeno in moderata discesa verso un periodo migliore».

 

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Il Gazzettino