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VENEZIA - Durante i giorni che hanno preceduto le feste natalizie si sono moltiplicati nel centro storico i borseggiatori e gli scatolettisti, questi ultimi in azione sul ponte della Paglia, ad un passo da Piazza San Marco, e sul ponte degli Scalzi, accanto alla stazione ferroviaria. Le bande aumentano, purtroppo ben organizzate. I borseggiatori, tutti di origine straniera, si accaniscono sui turisti, ma sotto le loro agili mani finiscono anche i veneziani, prevalentemente anziani, che si vedono sottrarre portafogli e cellulari. I Cittadini non distratti continuano a ripetere invano di fare attenzione, ma il loro grido d'allarme sembra cadere nel vuoto. Alcuni di loro hanno sventato qualche borseggio, rischiando di persona; chi pesca nelle borse o negli zaini non è mai solo, e il cittadino che sventa il borseggio viene preso a male parole dagli altri malfattori, se non spinto, gettato a terra o fatto oggetto di sputi in viso.
BORSEGGIATORI A VENEZIA
«Chi ce lo fa fare? - afferma un cittadino Non distratto, che preferisce per precauzione l'anonimato - La rabbia nel vedere la nostra città oggetto e preda di questi malviventi, che offrono un'immagine negativa all'intera città.
SCATOLETTISTI IN AZIONE
Poi sono tornati in forze anche gli scatolettisti, che occupano i principali ponti veneziani. Sul ponte della Paglia hanno due vedette, una posta verso San Marco, e l'altra che guarda l'eventuale arrivo di agenti in divisa dalla parte di San Zaccaria. Un tempo gli operatori della polizia municipale, in borghese, osservavano le fasi del gioco e le puntate, cogliendo il momento nel quale sotto le scatoline non v'era alcuna pallina. Scattava in questo modo il reato di truffa. «Eppure basta rifarsi all'articolo 718 del Codice Penale - concludono i Non distratti - il quale vieta il gioco d'azzardo. Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, tiene un gioco d'azzardo o lo agevola è punito con l'arresto da tre mesi ad un anno e con l'ammenda non inferiore a 206 euro. Così recita l'articolo, apposto proprio per la tutela dell'ordine pubblico, Basterebbero agenti in borghese ed almeno questo reato potrebbe essere limitato».
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Il Gazzettino