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SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO - Non ci sono solo storie di sofferenza, racconti che arrivano da aziende impantanate in una crisi imprevista. Ci sono anche buone notizie, tra i colossi dell’industria friulana. E non è un caso che queste buone notizie arrivino quasi sempre da chi al peggio ci aveva pensato in anticipo, investendo in soluzioni sostenibili quando l’acqua non era minimamente arrivata al livello della gola. È il caso della Bofrost, gigante del surgelato con sede a San Vito al Tagliamento, nella zona industriale Ponte Rosso. Al di là dei numeri in crescita, di cui parleremo, c’è una chiave di lettura estremamente attuale per spiegare l’andamento dell’industria sanvitese. «Quando ancora non c’era il problema attuale - racconta infatti l’amministratore delegato del gruppo, Gianluca Tesolin -, noi abbiamo investito per ricoprire i tetti delle nostre sedi di pannelli fotovoltaici». Non un intervento in emergenza, ma un vero e proprio programma che puntava all’autosufficienza energetica. «Così oggi siamo arrivati a produrre in autonomia almeno il 15 per cento del fabbisogno - prosegue Tesolin - mentre nelle giornate estive sfioriamo in molti casi il 100 per cento». Significa la differenza tra un salasso e una bolletta normale, pur parametrata sulle dimensioni tentacolari di una realtà simile. «E tutte le nuove filiali - spiega ancora l’amministratore delegato del gruppo - avranno il fotovoltaico integrato, mentre a San Vito abbiamo tappezzato anche i parcheggi». Non ci si è limitati al fotovoltaico, alla Bofrost. «Tempo fa - ha aggiunto Tesolin - abbiamo installato un impianto di refrigerazione che funziona unicamente a CO2 e che ci consente un risparmio di circa 300mila euro l’anno».
I RISULTATI
Nel primo semestre dell’anno commerciale 2022-23 l’azienda ha fatturato 147 milioni di euro, +28,1% rispetto allo stesso periodo dell’ultima annata pre-pandemia, il 2019-20. «Rispetto ai livelli record raggiunti negli ultimi due anni siamo ovviamente calati, ma si trattava di periodi non raffrontabili per via della situazione eccezionale legata alle restrizioni che hanno fatto della spesa a domicilio l’unica alternativa per moltissimi italiani, ai quali non abbiamo mai fatto mancare il nostro servizio – sottolinea l’amministratore delegato –.
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«Crescere per noi vuol dire farlo in maniera sostenibile – sottolinea Tesolin –. Gli eventi degli ultimi anni hanno significato per noi grandi risultati nelle vendite, ma ci hanno anche posti davanti a sfide molto complesse, che proseguono anche oggi. In questo scenario abbiamo scelto di ragionare in un’ottica di lungo periodo, puntando sulla responsabilità sociale, sull’attenzione alle persone e sull’impegno per l’ambiente che sono, da sempre, i valori che ci caratterizzano».
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Il Gazzettino