Cane veglia da due settimane la tomba del suo padrone deceduto

Cane veglia da due settimane la tomba del suo padrone deceduto
BOARA - Il suo padrone è morto due settimane fa ma lui non riesce ad abituarsi alla casa vuota e va a trovarlo al cimitero. Caffè è un cane meticcio di...

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BOARA - Il suo padrone è morto due settimane fa ma lui non riesce ad abituarsi alla casa vuota e va a trovarlo al cimitero. Caffè è un cane meticcio di circa tre anni e mezzo e fin da cucciolo ha tenuto compagnia a un anziano di Boara Pisani, che lo riempiva di coccole. Il novantenne però si è spento 15 giorni fa: la sua morte non ha toccato soltanto familiari e compaesani, ma anche il suo fedele amico a quattro zampe, rimasto solo nel cortile della casa di campagna. Il cane, di taglia media e dalla folta pelliccia marrone che ricorda una tazzina di espresso, guaisce di continuo, forse nel disperato tentativo di chiamare il suo padrone ormai scomparso.

 
Una signora che abita in zona ogni giorno gli porta del cibo, in attesa di affidarlo a una nuova famiglia. In queste due settimane il cane è scappato più di qualche volta per andare a far visita alla tomba del suo vecchio padrone. Se l'animale non è in cortile, la volontaria che si occupa momentaneamente di lui, sa dove andarlo a cercare. Non è il primo caso di amici a quattro zampe che aspettano invano il ritorno dei loro padroni, sperando di scodinzolare e fargli le feste ancora una volta. Come nel caso di Hachiko, l'esemplare di razza Akita che dal 1925 per ben dieci anni tornò nella stazione dei treni di Shibuya, in Giappone, alle 5 del pomeriggio, nella speranza di vedere il suo padrone, un professore universitario, scendere dal treno. La storia di Hachiko, resa famosa attraverso racconti e film (l'ultimo è quello del 2009 diretto dal regista Lasse Hallström) aveva commosso il Giappone, così come nel suo piccolo quella di Caffè ha scaldato il cuore a decine di persone.
ADOZIONE

Ieri infatti si è attivata una corsa all'adozione, dopo che Barbara, una signora di Padova in contatto con la volontaria che gli porta il cibo, ha fatto pubblicare un appello su un quotidiano online con tanto di recapito (348-7732107). Al cane, dal carattere timido ma affettuoso, serve infatti una nuova famiglia: il figlio del vecchio proprietario, residente nel veronese, non può occuparsene e nel giro di tre mesi la casa di campagna in cui l'animale è cresciuto verrà venduta. Il rischio è che Caffè finisca in un canile, insieme a decine di altri cani in cerca di una cuccia e soprattutto delle carezze di padroni amorevoli. Ma questa triste prospettiva sembra essere già stata scongiurata. «Ho ricevuto 6-7 chiamate nel giro di un paio d'ore racconta Barbara, che ieri nel tardo pomeriggio aveva individuato una padrona adatta al meticcio rimasto orfano domani (oggi, ndr) lo porteremo dal veterinario per i controlli, dopodiché se andrà tutto bene, Caffè avrà una nuova casa». «È un cane buonissimo assicura la donna un po' timido ma con un forte bisogno di compagnia». Del resto si è visto privare all'improvviso del padrone che lo aveva cresciuto e che lui, in segno di affetto, ha continuato ad andare a trovare in queste due settimane. Dimostrando, come hanno fatto prima di lui altri suoi compagni, che il cane è il miglior amico dell'uomo. 
Maria Elena Pattaro  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino