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MONASTIER - Un blog di viaggi originale, a portata di tutte le ruote. Nato nel segno della disabilità, dell'accessibilità, dell'inclusività e della scoperta, valori applicati a viaggi, itinerari e discipline sportive. L'ideatore di questo spazio web è Michele Celebrin, un 35enne di Monastier, disabile motorio, che ha dovuto fare i conti precocemente con una malattia degenerativa, la distrofia muscolare di Becker, quando era ancora piccolissimo, a soli 4 anni di età. Il suo nuovo portale di viaggi, online da qualche giorno, porta il nome e cognome del giovane, www.michelecelebrin.com; il colore dominante è il giallo, a rappresentare l'energia, la solarità e la voglia di vivere che caratterizzano questo giovane, che oggi si muove prevalentemente con l'utilizzo di una carrozzina e di un ruotino elettrico. Poi, la pandemia e lui che era abituato a viaggiare quasi tutti i fine settimana e a praticare numerosi sport, forzatamente bloccato in casa, ha pensato a come valorizzare e condividere le tante esperienze vissute negli anni.
IL SUO MOTTO
Non a caso, il motto che ha scelto per il suo blog è Si può fare, a significare che gli ostacoli si possono superare. «In lockdown, per prima cosa mi sono messo a studiare: inglese e web marketing, attraverso corsi online.
LE TRE SEZIONI
Il suo nuovo blog di viaggi è articolato in tre sezioni: la prima dedicata ai racconti dei lunghi viaggi che ha intrapreso nel tempo. «Da quando ho iniziato a lavorare, i miei risparmi li ho praticamente investiti tutti nei viaggi, per destinazioni quali Olanda, Stati Uniti, Spagna, Svizzera, FuerteVentura, Estonia, Ungheria, Slovenia e molte altre destinazioni». Una sezione riservata agli sport praticati (ci sono la vela, lo sci, il tennis, il surf disteso); infine, la principale sezione riguarda i percorsi ciclabili, che Michele va a testare personalmente a bordo della sua carrozzina, facendo foto, video e stilando un report, dove evidenzia le cose da non perdere ed eventuali passaggi difficili. «In questa fase iniziale mi sto concentrando soprattutto sulla scoperta delle ciclabili della nostra provincia e del Veneto, a iniziare dalla Greenway del Sile, - racconta Michele - rivolgendomi a chi come me ha una disabilità congenita, a persone incidentate, che deambulano in carrozzina, ma anche alle famiglie, che magari hanno bimbi piccoli in passeggino. Se c'è qualcosa che non va, lo segnalo privatamente alle amministrazioni comunali, in modo costruttivo, affinché intervengano. Con alcuni Comuni ho già dei contatti per progetti specifici».
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Il Gazzettino