PORDENONE - Stava giocando nella sua casa di via Galilei, era guardato a vista dalla sorella maggiore. All'improvviso è uscito dalla porta-finestra di casa e ha...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'incidente è avvenuto verso le 17.30 di ieri, e un'ora più tardi l'elicottero del 118 è atterrato a Pordenone in previsione del trasferimento all'unità spinale dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, dal momento che sin da subito il personale medico ha sospettato una lesione alla colonna vertebrale. Secondo quanto riferito dal padre del bambino, però, quest'ultimo quando sono arrivati i soccorsi muoveva gli arti e dialogava con il personale del 118. Era spaventato e dolorante ma lucido.
LA DINAMICA
Il piccolo stava giocando nel suo appartamento. «È uscito in terrazzo come tante altre volte - ha raccontato il padre -. In quel momento sua mamma era appena uscita. Non sappiamo come sia caduto, probabilmente si è sporto troppo e ha perso l'equilibrio. Abbiamo preso uno spavento enorme, ma per fortuna nostro figlio parlava e muoveva braccia e gambe. È sempre rimasto cosciente». L'appartamento si trova al terzo piano di una palazzina che svetta su via Galilei, laterale di via San Valentino a Torre. Il terrazzo in questione non è protetto da serramenti, e il parapetto dà direttamente sul cortile interno del complesso abitativo. Ad attutire la caduta del bimbo è stata l'erba del giardino e il terreno morbido. A meno di un metro di distanza c'erano due tombini che probabilmente avrebbero reso più duro l'atterraggio.
Sul posto, per i rilievi, sono giunti la Polizia della Questura di Pordenone e della Scientifica. I genitori del bambino che è caduto dal terzo piano della palazzina sono stati ascoltati con lo scopo di definire con esattezza la dinamica dell'incidente e di escludere eventuali responsabilità di terzi.
Marco Agrusti Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino