TREVISO - Nove volte su dieci gli ispettori del lavoro della Marca, durante i controlli, hanno trovato qualcosa che non andava. Così qualcuno potrebbe malignare: bravi...
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Ad elaborare i dati dell'Ispettorato è la Cisl di Belluno-Treviso: nell'organismo, vigilato dal ministero del Lavoro, da un paio d'anni sono state concentrate tutte le attività di controllo. Il 38% dei lavoratori irregolari individuati nel Trevigiano 325 su 858 - era in nero, privo di contratto. Anche in questo caso, la Marca è ai primi posti appena dietro Venezia. Nelle aziende di Marca emergono 8 clandestini, 2 minori, 79 casi di caporalato e 124 di riqualificazione, ossia forme contrattuali atipiche per dissimulare rapporti subordinati, dai voucher (poi aboliti), alle finte partite Iva, alle collaborazioni.
Per quanto riguarda i settori, sono disponibili solo i dati su scala regionale, ma la fotografia locale non si discosta troppo: maggiori irregolarità nell'industria (68%) e nel terziario (66%). Un valore in controtendenza rispetto ai al trend italiano, dove svetta l'edilizia (al 64%, contro il 55 veneto) L'elevato tasso di illeciti, peraltro, testimonia l'efficacia dell'azione di controllo. Soprattutto perché ottenuto nonostante un numero di ispezioni non superiore al 10% delle ispezioni complessive eseguite sull'intero territorio regionale. Le 790 visite effettuate nella Marca (così come le 791 di Vicenza) sono più numerose solo di quelle compiute in provincia di Belluno.
Il Gazzettino