Bidelli con diploma "irregolare". In Veneto sono stati tutti licenziati

Bidelli con diploma "irregolare". In Veneto sono stati tutti licenziati
Bidelli con diploma irregolare tutti licenziati: un provvedimento radicale per cancellare i contratti a tempo determinato firmati da personale ausiliario delle scuole, già...

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Bidelli con diploma irregolare tutti licenziati: un provvedimento radicale per cancellare i contratti a tempo determinato firmati da personale ausiliario delle scuole, già segnalato dai dirigenti scolastici all'Ufficio regionale del Veneto per non conformità dei titoli di abilitazione. E sono partite nelle scorse ore le lettere di licenziamento, molte già consegnate, altre in dirittura d'arrivo. È di mercoledì una raccomandata dell'Ufficio scolastico molto chiara e che ha lasciato poche vie di scampo: sarebbero un centinaio i casi in Veneto. Nel Veneziano riguardano Lido di Venezia a Murano, Campagna Lupia, Dolo, la Riviera del Brenta. Tutti gli operatori provengono da una ben ristretta area del Salernitano con titoli non compatibili per esercitare la professione. Oltre al licenziamento, il conseguente depennamento definitivo dalla graduatoria d'istituto e la segnalazione in Procura. La direzione scolastica del Veneto ha individuato sei istituti della Campania che avrebbero fornito diplomi sospetti.

 
L'INDAGINEL'indagine sui diplomi fasulli era scattata un anno fa da parte della procura di Napoli e si era diffusa a macchia d'olio in tutta la Penisola: era emerso un meccanismo ben collaudato che permetteva, ad esempio con diplomi rilasciati da scuole non riconosciute a livello nazionale, di acquisire dei titoli idonei per essere inseriti nelle graduatorie per le supplenze negli istituti. E magari con punteggi più alti di chi lo stesso diploma lo aveva sudato in altre scuole, tanto che molti risultavano in cima alle graduatorie. Normalmente gli istituti scolastici attingono a queste graduatorie per coprire i posti di lavoro vacanti per il personale non docente e le assunzioni vengono fatte mediante contratti a tempo determinato che poi vengono rinnovati ogni tre anni. La partecipazione a questi concorsi è aperta anche a persone senza esperienza specifica nel settore, purché in possesso dei requisiti necessari per lavorare in quei ruoli. Più facile poi mettere in pratica il piano lontano da casa, anche a causa dei controlli a campione e delle autodichiarazioni.
L'ANTEFATTONei mesi scorsi il caso era esploso a Verona e aveva portato l'ufficio scolastico regionale a emanare una circolare in cui raccomandava a tutti i presidi un controllo capillare dei titoli abilitativi per i bidelli di tutto il Veneto, con particolare riguardo a quelli provenienti dall'area campana, restringendo il cerchio alle province di Salerno e Avellino. Il primo licenziamento era avvenuto a Portogruaro.
Nei giorni scorsi un nuovo pronunciamento, più drastico del precedente, per sancire la conclusione del rapporto. Ieri due bidelli sono stati licenziati all'istituto comprensivo Franca Ongaro del Lido in plessi diversi. Una terza persona è stata chiamata a presentarsi oggi per verificare le proprie credenziali. Nello specifico si tratterebbe di operatori in servizio alla scuola media Vettor Pisani mentre gli altri due lavorerebbero alle elementari Giovanni XXIII e Gabelli. E seguono il caso di un'insegnante chiamata a comparire ieri davanti alla commissione di disciplina nelle liste del personale a disposizione della scuola, che presentava titoli non idonei. Gli ausiliari erano in possesso del diploma richiesto, ma conseguito quando le scuole di provenienza non erano ancora abilitate a rilasciare questo tipo di certificazione. Erano stati assunti con contratto annuale nel mese di settembre.

IL PROVVEDIMENTOLa scuola, fatte le verifiche, ha consegnato agli interessati la lettera di licenziamento oltre alla comunicazione dell'avvio di un procedimento disciplinare da parte dell'ufficio scolastico regionale. Contestualmente la segnalazione in Procura, che potrebbe ravvisare vari reati, addirittura la truffa ai danni dello Stato. Ora gli ausiliari potranno difendersi ed esporre tutte le loro motivazioni mentre le scuole, per rimpinguare l'organico del personale non docente e riempire i posti dovrà scorrere la graduatoria nel tentativo di trovare, a metà dell'anno scolastico, personale disoccupato in possesso dei titoli richiesti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino