CANALE D’AGORDO - A circa due anni di distanza dall’apertura ai fedeli della casa natale di Papa Luciani è stato svelato il nome del donatore anonimo che l’ha acquistata dai nipoti di papa Giovanni Paolo I e l’ha donata alla Diocesi di Vittorio Veneto. La persona che ha voluto fare questo regalo ai tanti fedeli di Papa del Sorriso che volevano vedere la casa dove ea nato e aveva trascorso la fanciullezza, non è altro che il cardinale Beniamino Stella. Era stato lui nel 2019 ad acquisire questo bene dalla famiglia di Luciani donandolo alla sua Diocesi. Non solo, lo stesso Stella si è fatto partecipe anche delle spese di restauro della casa natale di Alpino Luciani assieme alla Conferenza Episcopale Italiana. Il tutto il cardinale Stella lo ha fatto con risorse proprie solo per un atto di amore verso la figura di Albino Luciani di cui il cardinale Stella è anche il postulatore della causa di canonizzazione. 

L’annuncio che ha svelato il nome del benefattore è stato dato dall’arciprete di Pieve di Soligo monsignor Giuseppe Nadal il quale, dopo la messa celebrata nel Duomo in occasione degli ottant’anni compiuti dal cardinale Beniamino Stella, in accordo con il vescovo vittoriese monsignor Corrado Pizziolo, ha voluto ringraziare il porporato per il dono fatto alla Diocesi vittoriese.
Un tassello importante che mancava a Canale, quella della casa natale di Papa Luciani nella quale fino al 2008 abitava il fratello Edoardo. Infatti con l’apertura del Musal, il museo incentrato a promuovere la figura e il messaggio di Giovanni Paolo I, i fedeli potevano visitare il paese natale e la chiesa dove era germogliata e cresciuta la vocazione del futuro pontefice, mancava ancora, a completamento del percorso di devozione, l’interno della sua casa natale. Un anello che è stato possibile chiudere nell’agosto del 2019 quando venne ufficializzata la notizia che i nipoti di Luciani avevano assecondato la richiesta pervenuta da un benefattore rimasto anonimo di vendere la casa, ad un prezzo anche minore del suo valore commerciale, con l’impegno che questo diventasse una casa museo destinata a poter essere visitata dai fedeli.