Il mondo dell'occhiale è in piena rivoluzione. Dopo l'alleanza tra i big Luxottica ed Essilor, ieri è emerso un altro colpo, questa volta nel settore lusso:...
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Marcolin già produce per Lvmh la linea Emilio Pucci e l'investimento azionario potrebbe preludere alla decisione di concentrare su Marcolin l'intera produzione del colosso francese, facendone una sorta di laboratorio produttivo per gli occhiali delle griffe di Bernard Arnault. L'accordo, che non è stato ancora raggiunto, potrebbe prevedere investimenti sulle attività manifatturiere di Marcolin in Italia, come pure la creazione di una nuova società che assorba tutte le licenze di Lvmh. L'operazione valorizzerebbe l'intera società italiana fino a 500 milioni.
In Piazza Affari sono così subito scattate le vendite su Safilo, con le azioni - anche sospese in asta di volatilità dopo aver perso più del 15% - che hanno chiuso in calo 13,8%. La possibilità che Lvmh potenzi la sua produzione negli occhiali e concentri i suoi marchi su Marcolin (guidata da Giovanni Zoppas) ha pesato anche sul titolo Luxottica, in calo finale del 2,7%, anche se il gruppo controllato dalla Delfin di Del Vecchio può aver registrato qualche presa di beneficio dopo la corsa seguita all'annuncio delle nozze con il colosso delle lenti Essilor.
Marcolin, che nel 2015 ha registrato un fatturato di 432 milioni e a fine 2013 acquisì la statunitense Viva International, ha già in portafoglio diverse lcienze di peso, dalla Moncler a Diesel, Tom Ford, Tod's, Roberto cavalli, Montblanc, Timberland e Harley Davidson. Marcolin, fondata nel 1961, occupa 1750 addetti, 900 solo a Longarone.
Kering Eyewear, braccio negli occhiali del gruppo del lusso di François-Henri Pinault, ha adottato una strategia diversa. Carta bianca all'ex Safilo Roberto Vedovotto (socio anche dell'azienda) che a villa Zaguri a Padova ha creato una maison da 450 addetti che gestisce lo sviluppo dei marchi che il colosso francese della moda ha riportato in casa marchi come Gucci, Bottega Veneta, Brioni, Yves Saint Laurent e Stella McCartney. L'obiettivo di Kering è arrivare a 350 milioni di fatturato. Vuitton parte in punta di piedi ma è anche più ambizioso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino