«Qualcuno ha voluto portarmi alla frontiera con la Bolivia, È stata una trappola», dice Cesare Battisti intervistato dal Gr1 della Rai. «Era tutto...
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«Come non ho compassione per le vittime? Certo che ho compassione per le vittime (una delle quali è stato un carabiniere friulano, ndr).
Battisti rivela anche di avere «una relazione con Alberto Torregiani», figlio del gioielliere Pierluigi Torregiani, per il cui omicidio lo stesso Battisti è stato condannato a 13 anni e cinque mesi. «Ci siamo scritti durante gli anni. L'ho aiutato a scrivere un libro. Io ho lettere di Alberto Torregiani in cui mi dice testualmente che non ha nessun dubbio sul fatto che io non ho niente a che vedere con la morte del padre».
«Fortunatamente sono uscito prima che iniziassero omicidi nel mio gruppo», assicura l'ex terrorista. Rispondendo ad una domanda sulla lotta armata, spiega: «Come si può essere soddisfatti o fieri di tanta violenza, tanti omicidi tanto sangue, da una parte come dall'altra». La lotta armata «è stato un suicidio, non poteva dare risultati per nessuno. E anche indirettamente ho partecipato a idee che hanno portato a una follia, ad una via senza uscita». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino