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Dalle prime ore del mattino, a Modena, Reggio Emilia e Rovigo, i carabinieri del comando provinciale di Modena stanno conducendo un'operazione per l'esecuzione di provvedimenti cautelari personali - 4 custodie cautelari in carcere, 1 arresti domiciliari - disposti dal Gip del tribunale di Modena nei confronti di persone nomadi di etnia rom e originarie del Marocco ritenute responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alle ricettazioni e ai furti aggravati a danno di bancomat, esercizi commerciali, attività industriali ed artigianali nonché veicoli. L'indagine, diretta dalla procura della Repubblica di Modena è stata condotta dai Carabinieri della compagnia di Modena.
67 colpi in 4 mesi
Sessanta colpi, tra tentati e riusciti, in quattro mesi, ovvero tra i mesi di maggio 2020 e i primi di settembre sempre dello scorso anno.
Gli arresti
I destinatari delle misure sono nomadi di etnia rom, che vivono in un 'campò a Modena ed un cittadino del Marocco. Gli indagati operavano nelle province di Modena, Reggio Emilia, Bologna e Mantova, collezionando anche cinque o sei colpi in un giorno solo. L'attività investigativa coordinata dalla procura di Modena ha rilevato collegamenti con ambienti criminali anche della provincia di Rovigo e della Lombardia.
Il codice dei ladri
Nel corso dell'indagine, resa particolarmente complessa, dall'utilizzo di un linguaggio di difficile traduzione, sono stati sequestrati numerosi mezzi rubati, tra questi anche un carro attrezzi che era stato trafugato per sradicare un bancomat, colpo poi saltato.
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Il Gazzettino