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MESTRE - Nell’andamento al galoppo della pandemia, anche le banche costrette dal Covid chiudono. E spesso a causa di dipendenti no-vax. Cartelli “per motivi organizzativi legati all’emergenza sanitaria, la Filiale è temporaneamente chiusa” sono comparsi davanti alle porte di Monte dei Paschi di Siena in Corso del Popolo, come quelle di Banca Intesa di via Castellantico a Mirano. In entrambi i casi dai vetri si vedono le luci accese degli uffici, ma tutte le postazioni sono vuote e gli ingressi sbarrati. La filiale di Monte dei Paschi di Siena ha indicato nel foglio appeso all’esterno che il personale è contattabile telefonicamente al centralino o via email. Tutti i dipendenti sono in smartworking e forniscono informazioni, mentre per operazioni di sportello in presenza è necessario rivolgersi all’agenzia più vicina, in piazza Ferretto 24.
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Per le operazioni di prelevamento sono naturalmente a disposizione le App, il Digital Banking, gli sportelli automatici e un numero verde, ma i clienti che preferiscono il servizio in presenza, come per esempio persone straniere che ieri attendevano all’esterno un contatto con l’operatore in presenza, dovranno attendere fino all’11 gennaio.
L’ufficio stampa di Banca Intesa fa sapere che non entra in merito alle scelte di singoli colleghi. «Quando c’è un caso di positività o sospetta positività in una filiale - dichiara - la stessa viene chiusa, sanificata e poi riaperta per la massima tutela dei colleghi, dipendenti, clienti, in un’ottica di prudenza e attenzione. Nel frattempo i clienti avvisati possono comunque continuare la propria operatività con la banca secondo diverse modalità, che vanno dall’App al contatto telefonico, online piuttosto che l’Home Banking. Il servizio è garantito».
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Il Gazzettino