Aviaria, sei focolai nel veronese: abbattuti 125 mila tacchini

Nuovi focolai di aviaria nel veronese
VERONA - L'epidemia di influenza aviaria conta ad oggi, 3 novembre, sei focolai in provincia di Verona: l'attenzione degli allevatori è massima, con l'adozione...

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VERONA - L'epidemia di influenza aviaria conta ad oggi, 3 novembre, sei focolai in provincia di Verona: l'attenzione degli allevatori è massima, con l'adozione di tutte le misure di sicurezza previste dalla normativa. Lo rileva Confagricoltura Verona. «Il virus H5N1 viene descritto dagli esperti come particolarmente aggressivo e pericoloso e quindi la preoccupazione c'è - sottolinea Diego Zoccante, presidente della sezione di prodotto Allevamenti avicoli di Confagricoltura Verona -, ma sia l'Ulss che gli allevatori sono in possesso di un'esperienza ventennale in materia di aviaria e perciò, al momento, la situazione è sotto controllo». Dall'ultima grande epidemia, che è stata nel 2017, tutti i protocolli relativi alla sicurezza sono stati potenziati, con l'introduzione di pratiche mirate a tutelare al massimo gli allevamenti. «Oltre allo stoccaggio e allo smaltimento delle carcasse - spiega - stiamo adottando una serie di forme di precauzione come la disinfezione di tutti i mezzi in entrata, il cambio di abbigliamento e scarpe dall'esterno all'interno, il divieto di entrata negli stabilimenti del personale non autorizzato. Sono norme che stanno tenendo, perché erano quattro anni che non registravamo più casi di aviaria».

Il numero di animali abbattuti nei sei allevamenti veronesi ad oggi è di oltre 125.000 tacchini da carne. Nei pressi degli stabilimenti colpiti è stata rilevata una presenza consistente di animali selvatici come aironi, gazze e fagiani, che sono stati probabilmente il veicolo del virus. 

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Il Gazzettino