Boom di iscritte al corso di autodifesa per donne. «Successo inaspettato»

Corso di autodifesa per donne
BRUGNERA - Un successo inaspettato il corso di autodifesa e sicurezza femminile che l'Amministrazione comunale ha organizzato in questa prima parte dell'estate. Sono...

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BRUGNERA - Un successo inaspettato il corso di autodifesa e sicurezza femminile che l'Amministrazione comunale ha organizzato in questa prima parte dell'estate. Sono infatti quasi una cinquantina le donne che vi hanno aderito e che ogni lunedì partecipano alle lezioni che si tengono palazzetto dello sport in via Del Mas. Si tratta di un corso gratuito, composto da moduli formativi che tengono conto dell'esigenza di unire alla preparazione tecnica sull'autodifesa, anche importanti nozioni relative alla prevenzione e a un corretto approccio psicologico e comportamentale.


 

L'INIZIATIVA

Il corso, oltre agli incontri teorici, comprende anche un'interessante serata informativa in tema di sicurezza e prevede percorsi multidisciplinari di autodifesa femminile, conferenze informative in materia di sicurezza e attività di prevenzione e rassicurazione in favore delle fasce deboli della popolazione. «Una iniziativa, questa, che è nata in collaborazione con l'Istituto di ricerca sviluppo e sicurezza di Udine, che ha come finalità la divulgazione dei progetti legati all'antiviolenza e all'antistalking che vedono coinvolte sempre più spesso le donne, sia giovani che adulte - spiega il sindaco Renzo Dolfi - Vede un'adesione importante in termini di numeri, considerando le limitazioni dei posti disponibili per rispettare le normative anti Covid in vigore».

GLI OBIETTIVI

«L'obiettivo - spiega il sindaco - è la promozione sul territorio di una cultura contro la violenza di genere per favorire una presa di coscienza generalizzata del problema anche attraverso la formazione degli operatori sociali e degli osservatori privilegiati, che prevenire forme di abusi e di maltrattamenti di ogni genere (fisico e psicologico) nei confronti delle donne ma anche dei minori, individuare, in collaborazione con gli osservatori privilegiati del territorio, quali insegnanti, medici, operatori delle forze dell'ordine, parroci, istruttori sportivi, volontari, forme di abuso sommerso a carico di donne e minori, informare le vittime di abuso sui loro diritti, aspetto questo poco conosciuto, promuovere forme di cooperazione stabile e propositiva con soggetti istituzionali, oltre fornire dati statistici sull'entità del fenomeno». Il sindaco è convinto che il corso sarà un'opportunità di conoscenza per molte persone, specialmente donne, che si trovano a vivere situazioni e momenti di violenza che spesso non osano denunciare e quindi renderle consapevoli di cosa possono fare per uscire da questa problematica.
 

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Il Gazzettino