PADOVA - I provvedimenti anti-smog chiesti da Legambiente fanno salire sulle barricate i negozianti. L'Associazione commercianti del centro, che può contare su circa...
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L'AMMINISTRAZIONE
Pellizzari si spinge anche oltre, polemizzando direttamente con l'amministrazione Giordani. «La cosa preoccupante non sono tanto i diktat di Legambiente, ma il credito di cui gode l'associazione in seno ad una parte dell'amministrazione dice ancora il presidente dell'Associazione dei commercianti del centro storico I comunicati di Legambiente e le dichiarazioni del vicesindaco Arturo Lorenzoni, sono perfettamente sovrapponibili. Come se non bastasse, Coalizione ha piazzato nelle partecipate del Comune esponenti di primo piano dell'associazione ambientalista». Effettivamente, il popolo arancione ha designato Andrea Ragona alla presidenza di Busitalia e Devis Casetta nel consiglio di amministrazione di Acegas. In entrambi i casi si tratta di esponenti di spicco di Legambiente. Proprio ieri, infatti, Ragona è stato confermato nella segreteria dell'associazione.
L'ALTRA BATTAGLIA
Ad agitare commercianti ed esercenti del centro storico non sono solo le richieste di Legambiente. Una decina di giorni fa, infatti, una ventina di baristi hanno annunciato di essere pronti a passare alle vie legali contro il giro di vite nei confronti dei plateatici in centro storico, voluto dalla Soprintendenza. Complessivamente, i locali non in regola sono 76. Da una ventina di giorni, però, le restrizioni volute dalla Soprintendenza riguardano solamente 18 locali.
Il gruppo più nutrito, è composto dai 13 pubblici esercizi che occupano piazza dei Signori. Per loro dall'inizio del mese, fino al prossimo 31 maggio, è scattato il divieto assoluto di utilizzare gli ombrelloni. Non solo. Dal 1 giugno al 30 settembre, potranno usarli solamente dalle 11.30 alle 17. Le stesse regole dovranno essere scrupolosamente rispettate anche dal Caffè Vergnano e da Goppion. Entrambi in piazza delle Erbe. Lo stesso discorso vale per il Maison hand Design Concept Store di piazza Eremitani. E' andata peggio, invece, alla Gineria di piazza dei Frutti e al bar Izzino di piazza per Delle Erbe. In virtù di un rigoroso rispetto del contesto architettonico su cui insistono, dovranno rinunciare definitivamente ad ogni tipo di ombrellone.
Alberto Rodighiero Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino