Anno nero per il soccorso alpino: 42 morti e 306 interventi, mai così tanti

Anno nero per il soccorso alpino: 42 morti e 306 interventi, mai così tanti
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FRIULI VENEZIA GIULIA - Per la prima volta nella storia del soccorso alpino Cnsas gli interventi di soccorso superano le trecento unità in Friuli Venezia Giulia. A ieri, sabato 30 dicembre, se ne contavano in tutto 306, per un totale di 357 persone soccorse, 1250 giornate/uomo, con oltre 8000 ore di lavoro, e un bilancio negativo di 42 vittime recuperate (34 nel 2016).


«Sono state numerose e considerevoli per l’impegno che hanno comportato anche le attività di aggiornamento dei nostri tecnici - ​dice il presidente del soccorso alpino e speleologico del Friuli Venezia Giulia, Vladimiro Todesco - che hanno condotto a una crescita in termini di professionalità a livello nazionale e internazionale, sia per la delegazione alpina che per la delegazione speleo».

In anticipo sui tempi canonici degli ultimi anni si è aperta la stagione invernale, che al momento, fortunatamente, non ha comportato interventi di rilievo collegati all’attività scialpinistica ed escursionistica, nonostante il considerevole numero di praticanti riversatisi già da metà novembre sulle montagne Fvg.

«Le condizioni di innevamento richiedono sempre un’attenta capacità di valutazione e molta esperienza, a maggior ragione dopo la carenza di neve delle ultime due stagioni. Noi siamo comunque sempre presenti presso l’elibase di Tolmezzo con un nostro cinofilo da valanga e con un tecnico di soccorso in supporto all’elicottero della centrale operativa di Udine: un servizio che viene svolto con la collaborazione della Protezione civile Regionale. Tutti i tecnici turnisti sono comunque preparati e addestrati sulle tecniche di ricerca travolti da valanga». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino