Auchan, scattano 1500 licenziamenti I sindacati: «Sciopero il 9 maggio»

Auchan, scattano 1500 licenziamenti I sindacati: «Sciopero il 9 maggio»
VENEZIA - La catena di centri commerciali Auchan alza la posta dei tagli. Non bastano più i 1.100 esuberi annunciati soltanto a marzo prima che saltasse bruscamente il tavolo...

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VENEZIA - La catena di centri commerciali Auchan alza la posta dei tagli. Non bastano più i 1.100 esuberi annunciati soltanto a marzo prima che saltasse bruscamente il tavolo della trattative avviate con i lavoratori. A metà marzo le sigle sindacali avevano rispedito al mittente il piano aziendale alternativo agli esuberi che prevedeva tagli generalizzati al contratto integrativo e sacrifici salariali temporanei al centro-nord e strutturali al sud.




Il risultato è stato l’annuncio di oggi. A sorpresa è partita la procedura di mobilità per 1.426 persone, sui circa 12.000 dipendenti in tutta Italia, distribuite in maniera omogenea tra nord, sud e centro Italia (e non concentrati al sud, come inizialmente previsto quindi con ogni probabilità anche in Veneto dove sono 4 le sedi: Padova, Mestre, Verona e Vicenza).



Sempre più crisi dunque il gruppo della grande distribuzione, anche se a Mestre il centro commerciale è stato di recente raddoppiato. la dirigenza ha intenzione di tagliare drasticamente il costo del lavoro, e ciò vuol dire che le conseguenze peggiori potrebbero subirle proprio alcuni dipendenti.



Un «atto unilaterale» per i sindacati, che hanno esitato a proclamare una giornata di scioperp in tutta Italia per il 9 maggio. Senza escludere mobilitazioni anche prima di quella data. Procedura per i licenziamenti collettivi alla mano, adesso ci sono 45 giorni di tempo per cercare di riavviare una trattativa, a cui si aggiungono 30 giorni tecnici per la convocazione al ministero. Ma non sarà facile trovare un punto da cui ripartire dopo la brusca rottura di marzo.



La battuta d’arresto era scattata di fronte alla richiesta del gruppo francese che ha appunto 11.422 dipendenti e ha 51 sedi in Italia di procedere a deroghe al Contratto nazionale in materia di demansionamento, rinuncia alla quattordicesima mensilità strutturale per il sud e temporanea per i punti vendita del nord, oltre alla sospensione degli scatti di anzianità e del contratto integrativo. I sacrifici maggiori sembravano concentrati al Sud, in particolare in Campania dove ci sono ben 5 ipermercati. E dove continuano a concentrarsi i tagli maggiori, visti i 320 licenziamenti previsti da attuare in i 5 ipermercati del Sud: Nola, Pompei, Giugliano, Mugnano e Napoli-via Argine. Numeri a cui bisogna aggiungere i circa 80 appena attuati a Pompei e a Mugnano attraverso la mobilità incentivata. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino