Manu Levorato, mito della velocità azzurra, lancia l'allarme per il degrado della pista di atletica. Il sindaco: «Trovato 1 milione per rifarla»

Manuela Levorato e la disastrata pista di Mira
MIRA - Una pista letteralmente a pezzi. Nello stadio che ospita una delle società civili più brillanti del Veneto, l'Atletica Riviera del Brenta, ma anche...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

MIRA - Una pista letteralmente a pezzi. Nello stadio che ospita una delle società civili più brillanti del Veneto, l'Atletica Riviera del Brenta, ma anche diciamo pure d'Italia, lo stato dell'impianto fa pietà. E Manuela Levorato, la velocista veneziana (ora vive a Padova) che ancora detiene il record della velocità italiana sui 100 metri, con il mitico 11"14 stabilito nel 2001 a Losanna,  e che ora ricopre la carica di vicepresidente regionale della Federazione di atletica leggera, impietosamente con un pezzo di tartan sbrindellato tra le mani posta una bella foto che esemplifica a che livello sia arrivato il degrado. 

«Ciao a tutti! Vedere la pista dove mi sono allenata per quasi vent'anni ridotta in questo stato, fa soffrire molto. Penso anche ai tanti impianti che ci sono in giro, rovinati o inutilizzabili per i motivi più disparati - ha scritto Manuela sui social -. Sarebbe importante far capire a tutti che investire nello sport è investire nel benessere delle persone!!! #Pista di Mira #Forza ARdB sempre!».

Ovviamente l'argomento riporta d'attualità una storia annosa, secondo la quale nelle teste degli amministratori conta solo il calcio e ad altre discipline come l'atletica si arriva in ritardo o si danno le briciole. Con la politica e i vertici dello sport veneto sbilanciati per favorire grandi progetti, anche con i fondi governativi, vedi le milionate spedite all'Euganeo a Padova o al centro Bottagisio del Chievo a Verona. Sono molti gli impianti di atletica obsoleti e in degrado o, a volte peggio, non utilizzati e off limits proprio per l'atletica leggera, oppure privi di strutture per discipline specifiche come i lanci o l'asta. Eppure sono stati realizzati tutti con denaro pubblico, per quella funzione. 

È arrivata subito comunque la risposta del sindaco di Mira, Marco Dori, che almeno stavolta ha portato una buona notizia: «Ciao Manuela Levorato, ti ringrazio per l'attenzione che hai sempre dimostrato per il nostro impianto e i nostri atleti. La bella notizia è che abbiamo ottenuto un finanziamento di circa 1 milione di euro per fare la pista tutta nuova. Per noi è un sogno che si avvera, soprattutto per i giovani e gli atleti che la aspettano da tempo. Come amministrazione ci abbiamo provato per anni, e finalmente, grazie al bando per la rigenerazione urbana, siamo riusciti ad ottenere questo importante finanziamento. In questi giorni dovrebbe uscire anche il decreto di assegnazione, quindi presto sapremo anche tempi e modalità. Ciao grande campionessa!».

Levorato ha immediatamente colto la palla al balzo per i ringraziamenti di rito: «Ricordo bene che ha acquistato un paio di mie scarpette chiodate per contribuire all’acquisto del materassone per l'alto e so da quanto lavorate per ridare alla cittadinanza un luogo adatto per praticare attività sportiva, di questo assieme alla Società Atletica Riviera del Brenta le sono estremamente grata».

Una vicenda quindi chiusa al meglio, ora si dovranno vedere i tempi di realizzo per la pista di Mira. Rimangono sul campo i problemi riguardanti gli impianti di tanti altri comuni, soprattutto piccoli, dove i fondi faticano ad arrivare nonostante i cosiddetti aiuti alle periferie disagiate.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino