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CONEGLIANO - Il comparto del legno è in ripresa, e in alcuni settori supera i livelli pre-pandemia, ma manca la manodopera. La filiale di Oderzo della E-work, gruppo italiano specializzato nella consulenza, somministrazione di lavoro e gestione di soluzioni HR per aziende e multinazionali, apre la selezione immediata per 50 figure professionali del settore industriale del Legno per importanti aziende della zona di Treviso e alcune dell'area di Pordenone. E' noto che il distretto del legno-arredo dell'AltoLivenza si estende fra la zona del coneglianese, arrivando a ricomprendere realtà come Gaiarine e Codognè, per allargarsi nella realtà friulana nel giro di pochi chilometri. La selezione coordinata dalla filiale di Oderzo si rivolge a diversi profili: operai, specializzati e non, addetti alle macchine di produzione - carico e scarico - addetto programmazione e gestione impianto CNC, addetti imballo e controllo qualità, magazzinieri e carrellisti (con patentino per l'utilizzo dei mezzi).
LA RIPRESA
«Il settore del legno è in forte crescita e la ricerca di personale gestita dai nostri selezionatori è aumentata del 50% da gennaio ad oggi. Le figure più ricercate sono quelle legate alla manodopera per lo più specializzata, ma non solo - afferma Giada Masserut, HR Specialist di e-work -. Dal punto di vista della formazione tecnica, le figure maggiormente richieste sono: operatori macchine a controllo numerico, addetti sezionatrice, addetti pantografo, addetti squadraborda, addetti foratrice, verniciatori e ingegneri gestionali tempi e metodi». I contratti proposti per le posizioni ricercate, molti a tempo determinato, variano a seconda del profilo come dell'esperienza pregressa nel settore o nel ruolo che varia da minima a corredata di competenze tecniche per le figure più specializzate.
I SEGNALI
«Confermo che il settore è in ripresa dice Roberto Martini, sindacalista di Filca-Cisl non passa settimana che le aziende non mi chiedano se conosco lavoratori disponibili. C'è qualche realtà in crisi, determinata quasi sempre dalla difficoltà di approvvigionamento di materie prime e dall'aumento dei costi dell'energia, ma non ci sono difficoltà di altro genere. Alle aziende però dico che bisogna investire in formazione, investendo in risorse umane e crescendole al proprio interno. Ci stiamo augurando tutti che termini la crisi ucraina anche per consolidare i risultati positivi che si stanno manifestando».
LA CASA
«La pandemia - riprende Martini - ha abituato le persone a restare a casa. Non potendo andare in ferie si è speso per migliorare casa propria. Inoltre si devono sciogliere le incognite legate ai superbonus dell'edilizia». Molti cantieri di ristrutturazione hanno richiesto anche nuovi serramenti ed infissi. E quando si ha la casa nuova, è breve il passo verso nuovi arredi.
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Il Gazzettino