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TRIESTE - Si è concluso con l’arresto per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare il viaggio di otto autisti e due passeggeri fermati tra il 4 e il 15 maggio dagli agenti del Settore Polizia di Frontiera di Trieste. A bordo di autovetture trasportavano migranti privi di documenti per l’ingresso e il soggiorno nello spazio Schengen. Al termine delle attività di polizia, i dieci sono stati trasferiti nel carcere locale di via del Coroneo.
Chi sono
Si tratta di due cittadini moldavi, due romeni, due ucraini, due pakistani, un albanese e un kosovaro, di età compresa tra i 18 e i 60 anni. Sequestrate le loro autovetture, tutte con targa comunitaria, e precisamente austriaca, bulgara, francese, italiana, romena, slovena, tedesca e ungherese. Gli arresti sono avvenuti in tarda serata e nelle prime ore del mattino nel territorio dei Comuni di Monrupino, Muggia, San Dorligo della Valle e Trieste nell’ambito delle attività di contrasto alla criminalità transfrontaliera, in particolare, per l’appunto, al fenomeno del favoreggiamento dell’immigrazione irregolare.
I migranti
Con i passeur arrestati viaggiavano complessivamente 35 cittadini provenienti da sei Paesi diversi, in stragrande maggioranza dalla Turchia, quattro dal Bangladesh, due dall’Eritrea, due dal Pakistan, uno dall’Iraq e uno dalla Siria.
I casi più eclatanti
Nella tarda serata del 4 maggio è stata fermata per un controllo nella zona di Fernetti un’autovettura con targa bulgara, alla cui guida si trovava un cittadino moldavo di 30 anni, I.B. le sue iniziali. Sui sedili posteriori viaggiava, in condizioni di estremo disagio, tra bagagli, una famiglia con due bambini sistemati sulle ginocchia dei genitori. Tutti e quattro apparivano molto provati dal viaggio. Oltre al conducente è stato arrestato il passeggero del sedile anteriore, il cittadino moldavo G.P. di 29 anni, anche lui ritenuto favoreggiatore dell’immigrazione irregolare. All’arresto dei due passeur moldavi ha collaborato il personale del Reparto Prevenzione Crimine Veneto Padova.
Infine l’episodio del 14 maggio, quando nelle prime ore del mattino nel Comune di Monrupino è stata controllata un’autovettura con targa ungherese e soltanto pochi minuti dopo è stato rintracciato un gruppo di otto persone, tutti migranti irregolari. L’autovettura era condotta da un 31enne cittadino pakistano, H.N.M. le sue iniziali; con lui viaggiava un connazionale di 22 anni, U.M. le sue iniziali, sprovvisto di idonei documenti. Per l’autista H.N.M. sono, quindi, scattate le manette per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare. Dalle successive verifiche è emerso che gli otto migranti avevano viaggiato a bordo del veicolo condotto da H.N.M. È stato, inoltre, accertato che anche il passeggero U.M. aveva svolto il ruolo di passeur e anche lui è finito in manette.
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