Arresto Galan, interrogatorio lampo: «Ecco perché licenziai la Minutillo»

Arresto Galan, interrogatorio lampo: «Ecco perché licenziai la Minutillo»
MILANO - Meno di mezzora: era iniziato attorno alle 12 l'interrogatorio di garanzia davanti al gip di Milano, Cristina Di Censo, per l'ex ministro ed ex governatore del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MILANO - Meno di mezzora: era iniziato attorno alle 12 l'interrogatorio di garanzia davanti al gip di Milano, Cristina Di Censo, per l'ex ministro ed ex governatore del Veneto, Giancarlo Galan, arrestato martedì scorso, dopo il voto della Camera, nell'ambito dell'inchiesta dei magistrati veneziani sul Mose. E si è concluso in poco meno di mezzora.




Prima delle 12.30 il gip ha lasciato il carcere di Opera così come il difensore di Galan, Giuseppe Lombardino. Nessuno ha rilasciato dichiarazioni al termine dell'atto istruttorio. C'è stato soltanto il deposito di una corposa memoria difensiva da parte dei legali di Galan, come era stato annunciato ieri. Si tratta di un documento di 35 pagine scritto di suo pugno con allegata numerosa documentazione anche relativa alla ristrutturazione della sua villa di Cinto Euganeo (Padova) e ai conti correnti "contestati".



Il deputato di Forza Italia si è comunque avvalso della facoltà di non rispondere. In allegato al memoriale, da quanto si è appreso, è stata depositata anche una mole di documenti attraverso i quali Galan intende contestare tutte le accuse mosse dalla Procura di Venezia, a partire appunto da quelle relative alla ristrutturazione di villa Rodella, che secondo l'accusa sarebbe stata pagata con parte delle presunte tangenti, a quelle legate sul suo patrimonio. Inoltre, nella documentazione Galan fornirebbe anche chiarimenti sul licenziamento della sua segretaria, Claudia Minutillo, che è uno dei principali testimoni dell'accusa contro Galan, assieme all'ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati, e al manager veneziano Piergiorgio Baita. I documenti depositati saranno ora trasmessi alla procura di Venezia, che coordina l'inchiesta.



La segretaria. La Minutillo «aveva di fatto una gestione esclusiva della mia segreteria attraverso contatti di cui il presidente non era informato». Nelle carte depositate, Galan farebbe riferimento anche a specifici episodi evidenziando la sua totale estraneità a qualsiasi vicenda corruttiva. E sui lavori per la villa a Cinto Euganeo respinge fermamente l'ipotesi che siano stati pagati da Baita. «Non esiste, ho tutte le movimentazioni bancarie riconducibili ai miei conti correnti
». Relativamente alle accuse di Mazzacurati, il parlamentare di Fi ha ricordato che sono molto generiche e che ne lui né Baita hanno mai detto di avergli consegnato del denaro. «Non si comprende a questo punto - evidenzia Franchini - chi gli abbia mai consegnato soldi. Risulta poi dalle carte che Mazzacurati si appropriava dei soldi. È comodo quindi dire 'li ho consegnati' a questo o a quello per poi coprire le proprie responsabilità».



Per il legale della difesa, in sostanza, attraverso la memoria depositata, Galan «ha dato una risposta puntuale a tutte le contestazioni». Sul piano difensivo, intanto, l'attenzione si sposta al primo agosto prossimo quando il tribunale del riesame affronterà la questione della richiesta di scarcerazione: «lì - spiega Franchini - discuteremo sui gravi indizi di colpevolezza e sulle esigenze cautelari».




A rappresentare la difesa del deputato di Forza Italia c'era oggi l'avvocato Giuseppe Lombardino, in sostituzione del legale Antonio Franchini che difende l'ex ministro assieme a Niccolò Ghedini.




Galan è detenuto nel carcere milanese di Opera dalla notte tra martedì e mercoledì scorso. Nel penitenziario è arrivato il giudice milanese per l'interrogatorio per rogatoria, i cui atti poi dovranno essere trasmessi ai magistrati veneti. La difesa del deputato di Forza Italia ha fatto sapere ieri che depositerà al gip un «memoriale molto corposo per rispondere a tutte le contestazioni mosse». Galan è accusato di corruzione perché, in base alle dichiarazioni dell'ex presidente del Consorzio Venezia Nuova (Cvn), Giovanni Mazzacurati, avrebbe ricevuto presunte mazzette per un milione di euro all'anno dal 2005 al 2011 in relazione ai lavori del Mose.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino