Famiglia di esercenti rapinata e pestata: incubo tra le mura di casa

I due rapinatori arrestati dai carabinieri di Gradisca d'Isonzo
GRADISCA D'ISONZO (Gorizia) - Entrano di notte nella casa di una famiglia di esercenti di Gradisca d’Isonzo; sono in due, hanno il volto coperto e sono armati di...

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GRADISCA D'ISONZO (Gorizia) - Entrano di notte nella casa di una famiglia di esercenti di Gradisca d’Isonzo; sono in due, hanno il volto coperto e sono armati di coltello. In casa, in quel momento, alle 4, nel cuore della notte, ci sono madre, figlio e nipote, rispettivamente di 85, 51 e 19 anni, proprietari e gestori di un locale che sorge lì vicino. 


I due rapinatori, che sono entrati nell'abitazione dopo aver forzato una porta secondaria, immobilizzano la donna che sta dormendo e si scagliano contro il figlio 51enne che stava cercando di aiutare la madre. Mentre lei grida disperata, il figlio viene minacciato e preso a calci e pugni in testa. L’uomo raccoglie tutte le energie che ha: si divincola dalla presa dei rapinatori, apre la finestra e grida «Aiuto! Aiutateci!»; intanto il nipote 19enne riesce ad afferrare il telefono e a comporre il 112 mentre i malviventi stanno cercando in tutte le stanze oro e soldi da rubare. 

Sorpresi dalla reazione del 51enne, i due rapinatori scappano di corsa nei campi: portano con loro parte della refurtiva. Sul posto arrivano subito i carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Gradisca d’Isonzo e si mettono sulle tracce dei rapinatori insieme ai colleghi del Norm della Compagnia di Gorizia

La coppia di malviventi, che intanto si era separata per far perdere le tracce, viene pizzicata in pieno centro cittadino poco dopo; tutti due vengono arrestati con l'oro e i soldi rubati alla famiglia di esercenti ancora in tasca. Finiscono in carcere; è successo lunedì 20 novembre. Si tratta di due pregiudicati residenti nel goriziano, F.M. di 37 anni e P.S., di 33 anni, accusati di rapina a mano armata. All’esito dell’udienza è stato convalidato il fermo di uno dei due e disposta la misura cautelare in carcere per entrambi. Per il 53enne, rimasto ferito nella colluttazione, è stato necessario il ricorso alle cure mediche e per lui la prognosi è di 25 giorni.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino